Mosaico libanese, che cosa cambia dopo la guerra? Rivedi la diretta con Gad Lerner, Rosita Di Peri e Maddalena Oliva

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Dopo la devastante guerra dei 33 giorni del 2006, il popolo libanese si è trovato nuovamente ostaggio di dinamiche regionali che hanno portato guerra e distruzione. La violazione dei confini da parte di Israele, il lancio di missili da parte di Hezbollah e la presenza in controluce dell'Iran hanno enormi implicazioni locali. Alimentano, da un lato, l'idea pericolosa di una regione esonerata dal diritto internazionale e in cui la sovranità può essere violata. E, dall'altro, le istanze settarie di chi – da parti sciite e sunnite, ma anche di frange consistenti della destra israeliana – immagina Stati etnici, internamente omogenei. Ma il Medio Oriente è sempre stato un caleidoscopio di coesistenze: la purezza (oltre a non essere desiderabile) semplicemente non può darsi. Non c'è alternativa alla convivenza. E credere il contrario è, in ultima istanza, autodistruttivo. L’incontro con Rosita DiPeri, GadLerner e il coordinamento di MaddalenaOliva alla Biennale Democrazia 2025.

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