Osasuna, ricorso contro il Barcellona: "Iñigo Martinez non poteva giocare". Spunta una norma Fifa

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Dopo il caso Dani Olmo, che sta giocando grazie a una misura cautelare d’urgenza nonostante formalmente non sia un tesserato del Barcellona, nuove polemiche si abbattono sui blaugrana. Venerdì sera gli uomini di Flick hanno battuto l’Osasuna 3-0 nella 27esima giornata di Liga. Ma gli ospiti, tramite un comunicato ufficiale, ha informato che presenteranno ricorso a causa della presenza in campo del difensore dei padroni di casa Iñigo Martinez. Secondo loro, non avrebbe potuto giocare.

La partita si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 8 marzo, ma è stata rinviata al 27 a causa della morte improvvisa di uno dei medici del club blaugrana. Considerati gli impegni in Champions League e in Copa del Rey del Barcellona, il match è stato fissato a soli 2 giorni di distanza dall’ultimo impegno delle Nazionali. Iñigo Martinez, che era stato escluso dall’elenco dei convocati della Spagna per infortunio, è tornato a disposizione del Barcellona ma effettivamente infrangendo una regola.

Come si legge nel comunicato dell’Osasuna: “La partecipazione del calciatore Iñigo Martínez alla partita di ieri ha violato l’articolo 5 dell’Allegato I del Regolamento FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori. Questo specifica che un calciatore che non si unisce alla rosa della sua nazionaleper motivi medici, o la lascia, non può giocare partite con il suo club durante i cinque giorni di calendario successivi alla fine del periodo internazionale”. E in effetti Spagna-Olanda si è disputata domenica 23 marzo. Martinez ovviamente non c’era, ma dopo quattro giorni è stato schierato dal Barcellona. Di conseguenza, la sua presenza è da considerarsi 'illegale‘. A dimostrazione del fatto che Martinez fosse risultato ufficialmente indisponibile per un problema fisico c’è un comunicato della Federcalciospagnola datato 17 marzo: “Iñigo Martínez ha lasciato il ritiro della Nazionale a causa di una parameniscite interna al ginocchio destro”.

Cosa potrebbe succedere quindi se il Barcellona dovesse effettivamente venire considerato colpevole? Un precedente può aiutare a chiarire questo scenario. Nel 2003, proprio i biancorossi disputarono una partita – che si concluse con un pareggio – contro il Racing de Santander in cui questi ultimi vennero accusati di aver schierato impropriamente un calciatore. Il Racing venne sanzionato con una multa di 3mila euro e il suo allenatore, LucasAlcaraz, venne squalificato per un mese. Ai biancoverdi venne annullato il punto ottenuto nel pareggio, ma all’Osasuna non venne data la vittoria e i relativi tre punti.

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