Rifiuta le nozze forzate e viene segregata per un anno in casa: indagati i genitori e il fratello maggiore

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Volevano costringere la figlia minorenne a un matrimonio forzato in Pakistan, ma la ragazza ha trovato il coraggio di chiedere aiuto a un'insegnante, che aveva notato dei segnali di sconforto e infelicità, facendo scattare un'indagine che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati dei genitori e del fratello maggiore. Le accuse sono: maltrattamenti in famiglia aggravati e tentata induzione al matrimonio.

Il caso, riportato dal Corriere Salentino, si è verificato in un paese della provincia di Lecce. La giovane, su disposizione della procura per i minorenni, è stata trasferita in una comunità protetta e ascoltata in incidente probatorio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la famiglia aveva pianificato il rientro della ragazza in Pakistan per farle sposare un connazionale, ma lei si è opposta, anche perché aveva trovato un legame affettivo con un ragazzo in Italia.

Da quel momento, la situazione è peggiorata. I genitori, contrari alla sua relazione e decisi a portare avanti il matrimonio forzato, le hanno impedito di uscire di casa e di andare a scuola per un anno intero, a partire da marzo 2022. Ora la vicenda è nelle mani della magistratura, che dovrà accertare le responsabilità dei familiari e la ragazza è stata trasferita su provvedimento della procura minorile in una comunità protteta.

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