Segnali negativi dai consumatori Usa. Confermato il forte calo della fiducia in marzo. Giù Wall Street

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A marzo cala nettamente la fiducia dei consumatori statunitensi. L'indice di fiducia dei consumatori, elaborato dall'Università del Michigan, è calato del 12% a 57 punti dai 64,7 di febbraio. Si tratta della terza flessione mensile consecutiva. Scende del 28,2% rispetto ai 79,4 punti del marzo di un anno fa. “L’indice delle aspettative è crollato di un precipitoso 18% e ora ha perso più del 30% dal novembre 2024.

Il calo di questo mese riflette un chiaro consenso tra tutti gli schieramenti demografici e politici; i repubblicani si sono uniti agli indipendenti e ai democratici nell'esprimere un peggioramento delle aspettative rispetto a febbraio per quanto riguarda le finanze personali, le condizioni degli affari, la disoccupazione e l'inflazione”, si legge nel report.

I consumatori “continuano a preoccuparsi per il potenziale di sofferenza in seguito agli sviluppi della politica economica. In particolare, due terzi dei consumatori prevedono un aumento della disoccupazione nel prossimo anno, il dato più alto dal 2009″. Pochi giorni fa anche un altro indicatore, quello del Conference Board, aveva segnalato un radicale peggioramento del clima di fiducia tra i consumatori statunitensi. La diffusione dei nuovi dati ha peggiorato l’andamento degli indici di borsa americani che avevano già aperto la seduta in flessione.

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