Turchia, altri 320 arresti nelle proteste contro l'arresto del sindaco di Istanbul Imamoglu

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Continuano le proteste e continuano anche gli arresti in Turchia, con il paese che sta affrontando un’ondata di manifestazioni di piazza dopo l’arresto, con l’accusa di terrorismo, del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, esponente del Partito Popolare Repubblicano (Chp) e considerato il principale oppositore al presidente Recep Tayyip Erdoğan e alla sua volontà di arrivare a una riforma costituzionale che gli permetta di essere rieletto come presidente per il terzo mandato consecutivo. Nella notte tra sabato e domenica, la polizia ha arrestato almeno 323 persone nella città sul Bosforo, come comunicato su X dal ministro dell'Interno, Ali Yerlikaya, aggiungendo che alcuni manifestanti hanno gettato acido contro un agente di polizia.

Le proteste in tutta la Turchia vanno avanti, con i manifestanti che in diversi casi sono arrivati allo scontro con gli agenti in tenuta antisommossa. Le forze dell’ordine hanno risposto con spray urticanti, idranti e arresti di massa. Nella giornata di sabato erano state 343 le persone prelevate dalla polizia.

Intanto, dopo l’interrogatorio di sabato sera, i giudici del tribunale di Istanbul hanno confermato l'arresto di Imamoglu, in custodia da mercoledì con diverse accuse a suo carico, tra cui “corruzione” e “favoreggiamento del terrorismo”. Secondo alcuni media turchi, però, l’arresto non è stato confermato anche per l’accusa di “favoreggiamento al terrorismo”, eventualità che avrebbe portato alla nomina di un amministratore da parte del governo per guidare la municipalità di Istanbul. Per il momento, non è chiaro se l'accusa è caduta o se i giudici devono ancora pronunciarsi al riguardo. Imamoglu sarà comunque trasferito in carcere e sarà processato.

Oltre alla piazza, Imamoglu ha riscosso anche l’appoggio del sindaco della capitale turca e compagno di partito, Mansur Yavas, che ha definito “vergognosa” la conferma dell'arresto del collega: “Ci vergogniamo del nostro sistema legale, è vergognoso per il nostro Paese”, ha dichiarato.

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