Come se la passa il Campobasso che domenica ospita la SPAL?

Domenica alle 12:30 la SPAL scende in campo a Campobasso per provare a dare continuità alla vittoria di Rimini. I biancazzurri di mister Dossena affronteranno i molisani allenati da Pietro Braglia, che in conferenza stampa ha criticato aspramente la scelta della Lega Pro di far giocare la partita all’ora di pranzo. Per capire lo stato di salute del Campobasso abbiamo contattato Giuseppe Villani de “La Gazzetta dello Sport”.

Il Campobasso ha avuto un inizio zoppicante, con tre sconfitte nelle prime quattro gare, poi però è sembrato ingranare e ora è imbattuto da quattro partite: cosa è cambiato nell’ultimo mese?

“L’avvio di stagione, considerando anche le amichevoli, è stato molto complicato. Il Campobasso, oltre all’inizio difficile in campionato, era uscito anche dalla Coppa Italia. La squadra è stata rinnovata per il 90% rispetto allo scorso anno. L’unico pilastro della squadra, che ha ottenuto la promozione in C nella passata stagione, è l’attaccante Di Nardo. Lo stravolgimento della squadra sicuramente ha inciso sull’inizio di campionato che è stato tutt’altro che semplice. Dopo la sconfitta contro la Pianese, in cui è stato toccato il fondo, è cambiato qualcosa. Già nella partita contro la Torres c’era stata una reazione nonostante la sconfitta. Il pareggio di Gubbio ha dato un’ulteriore carica. Inoltre in questo mese Braglia ha fatto molti cambi, sostituendo alcuni giocatori anche dopo solo venti minuti di partita. In questo modo ha responsabilizzato i giocatori”.

Il pareggio in casa della Ternana è sembrato confermare la fama di squadra difficile da affrontare e che può dare fastidio a tutti. Quali sono in questo momento i tratti distintivi di questo Campobasso in termini di gioco e di mentalità?

“Grazie ai tanti cambi di formazione nello spogliatoio si è creata una competitività che per adesso sta dando i suoi frutti. Quando le cose andavano male Braglia sottolineava gli aspetti positivi, mentre adesso fa il pompiere per non far esaltare troppo la sua squadra. Nel primo tempo contro la Ternana il Campobasso è stato più pericoloso. Nella seconda metà di gara i rossoverdi hanno dimostrato la propria qualità, ma con il cambio modulo di Braglia i molisani hanno resistito. Le partite di Terni e col Pontedera sono state le migliori giocate dal Campobasso, in cui è stato difficile fare una critica”.

L’estate ha visto un profondo rinnovamento dell’organico e in panchina è arrivato un tecnico esperto come Braglia. Con quale logica si sono mossi la società e il direttore sportivo Filippone?

“Da come era stato vinto il proprio girone di serie D non ci si aspettava un rinnovamento così radicale della rosa. Sicuramente il cambio di allenatore ha inciso, con un tecnico che ha puntato a determinati profili. Ha voluto giocatori che aveva precedentemente allenato in altre squadre e secondo me, non avendo allenato mai in serie D, non ha avuto modo di valutare vari giocatori presenti in rosa. La società ha voluto puntare su molti giovani del 2002 e del 2003 e su giocatori che avevano già giocato in serie C”.

L’obiettivo stagionale di fatto qual è? La dirigenza ne ha mai fissato esplicitamente uno?

“Avendo una società gestita da americani questi pensano sempre in grande. Braglia dall’inizio ha sempre detto che questa è una squadra da play-off. Forse si voleva creare ancora più entusiasmo per fare qualche abbonamento in più ai tifosi. Io sarei stato più cauto nelle dichiarazioni, visto che stiamo parlando comunque di una neopromossa”.

Dal 2022 il proprietario del club è l’americano Matt Rizzetta: come se l’è cavata finora e qual è il suo rapporto con l’ambiente locale?

“La proprietà non è sempre in città e qui abbiamo solo qualche dirigente. Per ora se la stanno cavando bene, fidandosi degli uomini giusti. Sanno creare entusiasmo, anche con il lavoro sul brand, sui social e con l’inaugurazione dello store della squadra in centro città. Negli Stati Uniti il Campobasso è sempre più conosciuto, anche grazie alla presenza di molti molisani nel Nord America. C’è anche Mark Consuelos, attore che in diverse puntate del suo show ha parlato del Campobasso. Ci sono anche degli sponsor americani e canadesi della società che sono di origine molisana”.

Da quali giocatori deve guardarsi attentamente la squadra di Dossena nel confronto di domenica?

“Nelle ultime partite ha giocato molto bene Di Nardo, che è un attaccante che si sa sacrificare e ha giocato quasi tutte le partite. In difesa c’è Benassai che è l’unica certezza nella formazione di Braglia per la difesa. D’Angelo per ora non sta facendo delle prestazioni superlative, ma rimane una pedina importante per il centrocampo. L’attaccante Di Stefano si sta facendo apprezzare per un paio di gol che ha messo a segno. Un altro ragazzo interessante è Pellitteri che si è guadagnato una maglia da titolare. Con Braglia però è difficile fare una probabile formazione, perché segue molto le sue sensazioni di settimana in settimana”.

INDISPONIBILI: nessuno.

SQUALIFICATI: Guadagno.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): F. Forte; Bosisio, Benassai, Celesia; Bigonzoni, Baldassin (D’Angelo), Pellitteri, Morelli; R. Forte; Di Nardo, Di Stefano. All.: Braglia.

 

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