Come se la passa il Pineto che domenica ospita la SPAL?

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A sei giornate dalla fine del campionato la SPAL va a far visita al Pineto per continuare a sperare nell’ipotesi salvezza, ora distante otto punti. Gli abruzzesi, dopo una prima parte di stagione negativa culminata con la sconfitta dell’andata al Paolo Mazza, hanno radicalmente invertito la rotta, tanto da essere ormai a un passo dalla qualificazione matematica ai playoff. Il Pineto, dai tempi della partita d’andata, ha amplificato il divario con i biancazzurri da tre a ventuno (!) punti. Per capire cosa aspettarci dagli avversari abbiamo interpellato Roberta Di Sante, penna del quotidiano Il Centro.

⁠Il Pineto arriva alla partita di domenica in un buono stato di forma, certificato dagli ultimi cinque risultati utili consecutivi ottenuti. Che tipo di gara e atteggiamento si aspetta dai padroni di casa?
“Lo stato di forma della squadra nonostante un campionato molto dispendioso in termini di energie, è buono ed è amplificato dall’entusiasmo che si registra grazie ai risultati ottenuti nell’ultimo periodo. Il quinto posto è distante solamente tre lunghezze e credo che la squadra proverà ad agguantarlo quanto prima. Mi aspetto per questo una squadra che affronterà la SPAL a viso aperto per cercare di portare a casa l’intera posta in palio, mantenendo comunque un grado di concentrazione alto”.

La sconfitta dell'andata del Mazza ha forse rappresentato la sliding door della stagione del Pineto, visto che gli uomini di mister Tisci hanno ottenuto ben dieci vittorie (su diciotto partite) da lì in avanti. C'è qualche segreto tattico dietro a questa inversione di rotta?
“Sicuramente la partita del Mazza è rimasta un po’ indigesta agli uomini di Tisci per quel cartellino rosso a Chakir che ha condizionato gravemente la partita. Però da lì c’è stata un’inversione di rotta importante a livello mentale che Tisci ha dato grazie all’empatia che ha trovato con tutti i giocatori. Da un punto di vista tattico ha rivisitato qualcosa a centrocampo proprio perché lui ha giocato in quel ruolo. Si è cresciuti molto nella zona nevralgica del campo sia nella fase di possesso sia in quella d’interdizione”. 

Quale tipo di percorso è lecito aspettarsi dalla squadra in vista dei playoff e quali sono le ambizioni?
“Tisci sta cercando in tutti i modi di non far adagiare la squadra su quello che è stato conquistato, nonostante i playoff siano comunque un traguardo storico per questa società, visto che non sono mai stati raggiunti nella storia. La squadra è conscia del fatto che se dovesse mantenere questo livello di entusiasmo e concentrazione potrà giocarsela a viso aperto contro tutti, ma è veramente difficile stabilire dove potrà arrivare. Oggi l’ambizione è quella di arrivare al quinto posto, poi ai playoff si vedrà”.

Come sta procedendo la stagione dei tre ex biancazzurri Borsoi, Chakir e Tunjov, quest'ultimo arrivato nel mercato di gennaio?
“Stanno facendo una buona stagione. Borsoi e Chakir dall’avvento di Tisci sono diventati praticamente titolari inamovibili, nonostante Borsoi sia stato alternato ogni tanto con Ienco e Chakir con Del Sole, che poi ha salutato. Stanno giocando con grande continuità e in particolare Chakir ha dovuto ritagliarsi un ruolo diverso perché sta giocando come esterno destro del tridente. Per quanto riguarda Tunjov il ragazzo ha avuto meno spazio proprio perché è arrivato a gennaio. Probabilmente deve ancora esprimere tutto il suo potenziale però è stato provato da Tisci sia da esterno sia da mezzala, viste le defezioni a centrocampo. In vista di domenica può anche essere che Tisci lo faccia giocare al posto di Schirone a sinistra, per quanto abbia giocato sempre da centrocampista di destra”.

Quali sono i giocatori che la SPAL dovrà tenere maggiormente d'occhio in vista di domenica al di là di Bruzzaniti, vera rivelazione del girone?
“A livello di giocatori Tonti in porta e De Santis in difesa rappresentato due garanzie assolute. A centrocampo non so se rientreranno Amadio e Germinario, ma al di là di questi dubbi il centrocampo sta facendo veramente bene. Lombardi sta disputando un grande campionato nonostante sia partito dietro ad Amadio. Ma anche Germinario è cresciuto veramente molto. Davanti sta avendo un buon rendimento Gambale: non tanto in termini realizzativi (5 centri), ma a livello di sacrificio per la squadra. Per tutti questi motivi, faccio fatica a scegliere uno o due giocatori da segnalare in modo particolare”.

Quanto peserà l'assenza di Schirone?
“Quella di Schirone è un’assenza che si sentirà proprio perché a sinistra i titolari sono lui o Pellegrino ed entrambi sono indisponibili. In quel ruolo Tisci dovrà adattare qualcuno, salvo che si inventi un modulo diverso. Schirone è un centrocampista dal grande peso specifico che ha segnato anche cinque gol importanti per l’economia della squadra”. 

PROBABILE FORMAZIONE (433): Tonti; Baggi, Marafini De Santis, Borsoi; Tunjov, Lombardi, Germinario; Chakir, Gambale, Bruzzaniti.
INDISPONIBILI: Pellegrino.
SQUALIFICATI: Schirone.

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