Addio Kvara, si gira malinconicamente pagina: andrà al Psg per 75 milioni
01/15/2025 06:45 AM
Il rapporto di Kvaratskhelia col Napoli si sta chiudendo nella maniera emotivamente più grottesca e sconsolante per uno dei maggiori protagonisti dello storico terzo scudetto. Certamente, il fatto di aver chiesto la cessione a gennaio, con la squadra in piena lotta per qualcosa di realmente ambizioso rispetto alla semplice qualificazione in Champions League, veicola nei napoletani una grande delusione. In città sono veramente pochi quelli che non considerano il suo comportamento assai sgradevole, tale da suscitare nella gente la sensazione di voler abbandonare la nave in mezzo al mare nelle peggiori condizioni di burrasca. Alla stregua di un capitano pavido e incosciente. Ribattezzandolo così con termini sicuramente poco piacevoli per chi fino a qualche giorno fa aveva ricevuto l'etichetta di Kvaradona.
L'idolatria, dunque, lascia il posto a rabbia e recriminazioni. Nonché al solito scaricabarile, a caccia di eventuali responsabilità: colpa del georgiano, perché è un ingrato mercenario, senz’alcun rispetto per compagni e tifosi. No, colpa della proprietà, che non gli ha adeguato in tempo l'ingaggio, nonostante il paradosso di uno stipendio dal peso economicamente insignificante sul bilancio del club. Ergo, il tono medio dei commenti del popolo azzurro – una porzione non marginale – ritiene le dinamiche della cessione di Kvaratskhelia sinistramente simili all'addio mal digerito di un altro pilastro del tricolore spallettiano, cioè Victor Osimhen, il cui fantasma continua ad aleggiare all'ombra del Vesuvio ad ogni gol siglato dal nigeriano con la maglia del Galatasaray, per non imputarlo esplicitamente alla ostinazione di De Laurentiis.
Kvara va, a cifre importanti
Insomma, il mercato invernale sta sconvolgendo le certezze in casa partenopea. Eppure, dalle parti di Castelvolturno non sembrano avvilirsi. Forse la leadership calma di Antonio Conte ha trasmesso quel senso di appartenenza, che nelle difficoltà suggerisce di ribellarsi agli eventi avversi con forza e determinazione, invece di cedere allo sconforto. Rimettendo orgogliosamente al centro della narrazione il gruppo, ed il campionato che sta disputando ben oltre le aspettative della scorsa estate.
Quindi eccoci all'Uomo del Salento, che avendo attributi da impavido condottiero, con serenità e toni garbatissimi ha voluto metterci la faccia davanti ai giornalisti. E senz’andare troppo per il sottile ha confermato personalmente la notizia che il numero 77 volesse davvero cambiare aria. Una richiesta talmente inelegante, dopo il lavoro compiuto dall'allenatore per convincere la squadra della bontà del suo progetto, da non apparire ormai nemmeno fuori luogo, ma soltanto un punto esclamativo. Perché il Psg, con in mano un accordo per un quinquennale da 11 milioni all'anno, bonus inclusi, raggiunto col procuratore del giocatore (Mamuka Jugeli), ha rotto ogni indugio e attende di formalizzare la trattativa. Mancano ancora da sistemare i dettagli economici, però l'affare è virtualmente concluso. Non ci saranno contropartite tecniche, solamente cash: una cifra vicina ai 75 milioni, bonus compresi.
La credibilità di Conte
In definitiva, se il Napoli non ha subito grandi ripercussioni sul piano dell'umore e dell'entusiasmo dalla scelta di Kvara, dando continuità ai brillanti risultati che ne stanno punteggiando la stagione, il merito è tutto di Conte. Anche per questo la sua credibilità cresce in maniera esponenziale. Del resto, è un personaggio abituato a vestire i panni del comandante coraggioso, piuttosto lontano dalla figura di uno Schettino qualsiasi. Al contrario del ruolo scelto consapevolmente dal nuovo acquisto del Psg quando ha idealmente sloggiato dallo spogliatoio della capolista, uscendo alla chetichella dalla porta di servizio.
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