Il retroscena su Lukaku: "Quando parla bisogna fare solo una cosa"

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Parole al miele per Romelu Lukaku, attaccante del Napoli e della Nazionale: ecco che cosa succede quando parla ai compagni di squadra

Romelu Lukaku sta vivendo un’altalena di emozioni a Napoli. Antonio Conte l’ha voluto fortemente con sé in questa nuova avventura partenopea, ma il piacere di lavorare assieme è reciproco. L’attaccante ha iniziato benissimo in azzurro, con gol pesanti, assist decisivi. Ma le sue prestazioni non convincono a pieno.

Nei primi due mesi ha rifiutato la convocazione in Nazionale per ritrovare condizione atletica ed evitare infortuni che gli avrebbero rallentato l’inserimento al Napoli. Ma alla terza chiamata di ct Tedesco ha risposto presente, perché il Belgio rischia seriamente la retrocessione nella Lega B di Nations League. Insomma, il Paese si appoggia alle reti e all’esperienza di Big Rom per continuare a giocarsi le sue chance in Lega A.

Lukaku come fratello maggiore: “Ha leadership”

Nel corso di un’intervista rilasciata a RTL, il centrocampista Romeo Lavia, cresciuto nell’Anderlecht e attuale giocatore del Chelsea, ha parlato dell’importanza di avere Romelu Lukaku nello spogliatoio: “Per me è come un fratello maggiore – sottolinea il classe 2004 – Quando nella passata stagione avevo molti problemi fisici, mi contattava spesso per sapere come stessi. Mi toccava molto, mi rendeva felice. Ha un grande leadership e aiuta molto questa giovane generazione a sentirsi a proprio agio”.

Romelu Lukaku, attaccante del Belgio (LaPresse) SpazioNapoli

Poi ha proseguito: “Romelu Lukaku è il giocatore che ha più esperienza in Nazionale e se c’è una cosa da fare quando parla è ascoltare”. Lavia ha anche ricordato all’emittente belga di avere una foto con Big Rom, scattata quando lui non aveva compiuto neppure 10 anni e lo beccò ad un allenamento a porte aperte: “Da quel momento, sono diventato suo compagno di squadra!”.

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