Kvaratskhelia mette in discussione ciò che i napoletani pensano dell'amore
Oggi alle 11:05 AM
Il nuovo anno sta mostrando al Napoli quante forme perverse può assumere il mercato di gennaio: Kvaratskhelia flirta apertamente col Psg, lusingato dalla promessa di oltre 11 milioni di ingaggio annui. E genera una tempesta all’ombra del Vesuvio, ribaltando tutto quello che i napoletani pensano di sapere circa l’amore.
Nondimeno, come ogni trattativa che si rispetti, anche nel caso del georgiano c’è una parte in totale controllo della tempesta emotiva. Mentre l’altra si lascia prendere la mano, incapace di gestire gli inevitabili turbamenti prodotti da una simile indiscrezione. Inutile sottolineare che nella stanza presidenziale alla Filmauro, nonché a Castelvolturno, il caso piuttosto che subirlo, lo stanno amministrando in maniera assai equilibrata. Consapevoli che fretta e approssimazione rimangono cattive consigliere. Evidente che De Laurentiis voglia eventualmente monetizzare l’urgenza dei parigini di avere Khvicha già a gennaio. Insomma, se davvero il numero 77 vuole sbarcare sotto la Torre Eiffel, cambiando radicalmente la sua carriera adesso e non la prossima estate, allora Al-Khelaïfi dovrà gratificare il suo omologo partenopeo con una vagonata di milioni.
In soldoni, servono almeno 80 milioni, meglio se ne arrivassero 90. Compito di Manna convincere poi Conte della bontà del trasferimento. Magari grazie pure a qualche contropartita tecnica. Perchè è ovvio che l’allenatore non accetterà mai il principio di un Napoli in piena lotta per lo scudetto, destinato a indebolirsi. E qui impazzano voci, indiscrezioni o clamorose boutade. Qualcuno sostiene che per tentare di ammorbidirne le resistenze basti portargli il cartellino di Milan Škriniar. Un profilo perfetto per chi si nutre di certezze come l’Uomo del Salento: difensore centrale dominante, quando erano all’Inter lo slovacco gli restituiva certezze, blindando la retroguardia.
E se fosse Federico Chiesa a far saltare il banco? A Liverpool stenta a trovare spazio. Ma finora ha raccolto le briciole coi Reds: appena 4 presenze e la miseria di 123 minuti in campo tra Premier, Champions e Carabao Cup. La concorrenza con Salah non gli sta facendo bene. Inoltre, avendo de facto saltato la preparazione, fatica tremendamente ad adattarsi ai ritmi e alla intensità dell’ipercinetico calcio inglese. Forse l’essere finito ai margini delle rotazioni di Arne Slot, anche a causa di un noioso malanno muscolare durato un paio di mesi, potrebbe suggerirgli di tornare in Serie A.
Se decidesse di percorrere a ritroso la via verso l’Italia, inseguendo la continuità smarrita, diventa immediatamente l’oggetto dei desideri del Napoli. Inizialmente con la formula del prestito fino a giugno, accompagnato dall’obbligo di riscatto. Resterebbe però da sciogliere il nodo relativo all’ingaggio: in effetti, dovrebbe “accontentarsi” di una somma inferiore ai 5 milioni percepiti in riva al Merseyside.
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