Dal derby al derby: granata sempre più allo sbando
01/11/2025 12:12 AM
Il girone di andata è giunto al termine: ecco il Borsino di metà campionato di Carlo Quaranta. Vediamo chi è salito e chi è sceso
Nel mezzo del cammin del campionato il Torino si ritrova undicesimo, più o meno nella stessa posizione di purgatorio degli ultimi anni, ma più vicino all'inferno della zona rossa distante appena 4 lunghezze che a quella del paradiso della qualificazione ad una competizione europea.
I numeri saranno pure freddi – ed in questo periodo invernale forse più che mai – ma spiegano bene la situazione attuale: Ricci e compagni hanno ben 6 punti in meno rispetto ad un anno fa e se si trovano ancora fuori dagli ultimi posti è solo perché nelle prime cinque giornate, sorprendendo tutti ed illudendo qualcuno, erano riusciti a racimolare ben 11 punti che gli erano valsi il primo posto in classifica e che costituiscono ancora oggi un bottino superiore a quello raccolto nelle successive 14 giornate! La media dal 22 settembre ad oggi è di appena 0,71 punti a partita, ben al di sotto della soglia salvezza e superiore solo a quella del fanalino di coda Monza ed è peggiorata rispetto al precedente borsino relativo alle prime 12 giornate (da 1,16 a 1 punto a partita).
Questi risultati rispecchiano prestazioni complessivamente sconfortanti, con una qualità dei singoli che si è abbassata rispetto ad un anno fa e se ciononostante i tifosi continuano ancora a sostenere ed incitare squadra e mister è solo perché concentrano tutta la propria frustrazione sulla Società e sul Presidente invitato a cedere la mano al più presto. Davvero modesti gli apporti dei nuovi che testimoniano una campagna acquisti estiva inadeguata tanto più per far fronte alle partenze di Buongiorno e Bellanova e agli infortunati di lungo corso Schuurs e Zapata. A distanza di cinque mesi il solo Adams (comunque ancora incostante) e in parte Coco (in leggero calo dopo un avvio convincente) si può dire che stiano fornendo un contributo sufficiente.
Per quanto riguarda il resto della squadra non si registrano sostanziali moti d'orgoglio ed alla carenza tecnica si associa un'assenza di leadership e di grinta. Vanoli dal canto suo ha atteso forse troppo per prendere delle contromisure e sta provando solo ora un nuovo modulo per rimescolare un po' le carte e le motivazioni: il 4-2-3-1 può essere più congeniale a certi giocatori (vedi Vlasic) ed è un'alternativa che va perseguita non appena se ne ravveda l'opportunità.
Intanto gennaio è il mese del mercato di riparazione (Vagnati è chiamato a dimostrare di essersi guadagnato il rinnovo contrattuale) ma solitamente in questa finestra scarseggiano le soluzioni che potrebbero stravolgere la stagione e – in linea con le stagioni precedenti – c'è la consapevolezza che non arriverà niente di risolutivo. Ed alle porte ora c'è il derby che un tempo avrebbe rappresentato la migliore opportunità di rilancio…
Chi sale
ADAMS negli occhi c'è lo stupendo arcobaleno di Empoli con il quale ha espugnato il Castellani e ridato ossigeno ai granata. Nell'ultima gara si è reso pericoloso e sebbene non abbia avuto il necessario cinismo resta la sensazione che si tratti di un attaccante affidabile. Attualmente ha scavalcato Sanabria e si appresta a giocare il suo primo derby.
MILINKOVIC-SAVIC continua a convincere e ad essere efficace. Migliorato anche tecnicamente, non sembra più il portiere insicuro ed a volte impacciato del passato. Pochi errori, buone parate tra cui un rigore neutralizzato a Castro. Su di lui pare ci sia persino l'interesse del Manchester City.
Stabili
RICCI in queste giornate ha ritrovato la giusta continuità e il posto da titolare. Buone giocate nello stretto, lucidità in regia, alcune verticalizzazioni, qualche buon recupero ed un gol a Udine. Contro il Parma si è fermato dopo il primo tempo, non si sono riscontrate lesioni ma resta in dubbio per il derby.
ILIC rientrato per spezzoni nelle ultime tre partite, solo nell'ultima è ripartito titolare. Ha tecnica e personalità ma non ancora i 90' nelle gambe e ora ci si aspetta un miglioramento costante, anche in considerazione del ruolo congeniale in un centrocampo a due mediani.
LAZARO in questo scorcio di sette gare ha perso e riconquistato il posto sia per demeriti altrui che per meriti suoi. Resta l'esterno che crossa meglio e dotato (con Vojvoda) di maggiore duttilità. Si candida a giocare titolare le prossime sfide.
COCO aveva iniziato una leggera involuzione nella partita contro il Cagliari quando fu autore di una sfortunata autorete ed anche nell'ultima partita contro il Parma ha avuto più di qualche difficoltà nella marcatura di Almqvist. Ha perso pure incisività in area avversaria (aveva realizzato due gol), fallendo clamorosamente un gol contro il Napoli. Ma il suo contributo resta sufficiente.
LINETTY come sempre si fa trovare pronto sia che giochi dall'inizio sia che subentri a partita in corso. Nella posizione davanti alla difesa è utile per fermare gli avversari anche con le maniere brusche consentendo il posizionamento ai difensori. Ha perso la marcatura di McTominay che costa la sconfitta contro il Napoli e probabilmente la titolarità nelle prossime partite.
VOJVODA dopo qualche bocciatura ed un impiego part time ha ritrovato il campo con continuità e da titolare nelle ultime uscite con discreti risultati nella posizione di braccetto destro in difesa con licenza di allargarsi ed avanzare supportando il quinto di destra e lo stesso Vlasic nella trequarti avversaria e recuperando con ordine in fase difensiva.
MARIPAN dopo l'erroraccio contro la Fiorentina ha faticato a ritrovare spazio in campionato fino alla partita contro il Bologna nella quale non ha demeritato contrastando adeguatamente Castro. Confermato titolare anche contro Udinese e Parma ha fermato bene Theuven e non ha ceduto spazio a Cancellieri effettuando buone letture.
VLASIC nelle ultime gare sta trovando una maggiore continuità ed il varo del nuovo modulo che prevede il trequartista alle spalle della punta sembra disegnato apposta per lui. In questi due mesi ha giocato da titolare solo tre partite, altre volte è subentrato giostrando soprattutto a destra con esiti altalenanti. Ora può avere una chance importante per essere finalmente protagonista.
PEDERSEN finora i risultati non sono all'altezza dell'impegno messo. Impiegato sempre come esterno destro a tutta fascia, mette in mezzo anche buoni traversoni ma non sempre fa la scelta giusta. In fase difensiva è riuscito a mettere qualche pezza ma talvolta ha dimostrato di non saper leggere in anticipo le mosse degli avversari. Forse la difesa a quattro gli è più congeniale.
GINEITIS sta trovando sempre più minuti e più coraggio nelle azioni e nelle conclusioni personali ed osa la giocata sebbene non abbia un piede raffinatissimo. Negli ultimi mesi è partito sempre titolare saltando soltanto l'ultima partita per un infortunio al ginocchio patito contro l'Udinese che lo tiene in bilico anche per il derby.
NJIE ha rappresentato la bella sorpresa della prima parte di stagione e dopo l'exploit del gol vittoria contro il Como sembrava che potesse essere la rivelazione dell'anno. Invece ha avuto altre chance ma con minutaggio sempre più ridotto a scapito di Karamoh. Ma non è stato accantonato.
KARAMOH dopo una prima parte di stagione con poche presenze, ha guadagnato la fiducia di Vanoli per le sue doti di attacco della profondità e nelle ultime gare è sempre partito come titolare ma al momento non ha saputo ricambiare il tecnico. Qualche spunto interessante ma si perde al momento decisivo.
WALUKIEWICZ ha disputato buone partite vedendosela anche con clienti scomodi come Kvaratskhelia e salvo qualche pasticcio contro l'Empoli aveva trovato continuità. Poi il malore dopo mezz'ora in Torino – Bologna e il riposo forzato. Ora è rientrato in gruppo e si valuta se impiegarlo nuovamente.
Chi scende
SANABRIA non segna dall'ottava giornata (il 20 ottobre a Cagliari). Da allora undici partite senza gol, la perdita di fiducia ed anche il posto da titolare: dopo la staffetta con Adams, contro Udinese e Parma ha disputato solo una manciata di minuti nel finale. Una crisi che potrebbe far riflettere anche su una possibile imminente cessione.
SOSA dopo l'ultima sosta ha giocato spesso disputando partite intere o quasi nelle ultime sfide. Il rendimento resta tuttavia al di sotto delle aspettative, fatica a controllare palloni semplici e a capirsi coi compagni ed a tratti sembra un corpo estraneo. Ha causato anche un rigore contro il Bologna.
MASINA subito il gol di testa al Monza ed il picco di rendimento, poi una discreta partita contro il Napoli e altre prove così e così fino al buco contro il Bologna che costa il vantaggio di Dallinga. E così nelle ultime due partite non è stato più schierato.
TAMEZE dopo aver cercato di valorizzarlo impiegandolo spesso nella prima parte della stagione, in questa seconda tranche Vanoli lo ha messo da parte nonostante la prolungata assenza di Ilic. Nelle ultime sette giornate solo 2' ed un'ammonizione contro il Genoa e una ventina nell'ultima contro il Parma senza lasciare tracce. Ora sembra destinato alla partenza…
DEMBELE sempre peggio. L'esterno maliano ha avuto a disposizione circa un quarto d'ora ad Empoli e una decina di minuti a Udine. Non ha lasciato tracce e probabilmente saluterà i granata in questa sessione invernale.