Gineitis è tornato: può essere un'arma in più, ma deve crescere di condizione

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Il centrocampista lituano è tornato ad assaporare il campo dopo quasi 6 mesi, ma ora spetta a lui migliorare il proprio rendimento

Un noioso 0-0 per il Torino contro il Lecce, che sa tanto di passo falso. “Noioso” quanto meno per i tifosi granata, che non hanno visto i propri beniamini creare chissà che occasioni ma che hanno invece sofferto per le avanzate dei salentini. Questo stop obbliga Vanoli a rivedere alcune cose, ma l’allenatore può comunque essere contento per quanto visto in questo inizio di campionato. Poche le note positive di ieri: i salvataggi di Milinkovic-Savic, l’abbraccio a Schuurs prima della gara e il rientro in campo di Gineitis. Il lituano è tornato ad avere minuti per la prima volta dopo l’infortunio al ginocchio dello scorso aprile, e ora può diventare un’arma utile per l’allenatore.

Gineitis come vice Ilic

Bello tornare dopo 5 mesi, sono molto contento per aver aiutato la squadra ma oggi è mancata un po’ di qualità. Mi trovo bene nei meccanismi di Vanoli, il mio ruolo è quello di attaccare lo spazio e mi trovo bene”: così il classe 2004 ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della gara, non nascondendo la felicità per il proprio ritorno. La sua partita, però, non è stata indimenticabile. Il lituano prima dell’infortunio aveva un lasciato un bel ricordo, fatto di buone prestazioni. I 6 mesi di stop si sono ovviamente fatti sentire ieri, in quello che era il primo step dopo un brutto infortunio, ma la sensazione è che ci vorranno alcune settimane per tornare al top anche dentro il campo. E questo sarà fondamentale, perché il numero 66 può rivestire il ruolo di vice Ilic. Le caratteristiche sono pressoché simili, e sia in occasione di turnover che di stanchezza all’interno della partita può fare molto comodo avere un rincalzo come lui.

Gvidas Gineitis

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