
Taibi: "Milinkovic Savic-Napoli? È pronto, ma il Toro è già una piazza importante"

03/23/2025 01:01 AM
Esclusiva / Le parole di Massimo Taibi a Toro.it: “Il rigore è un esercizio e il portiere è agevolato”
Massimo Taibi ha giocato al Torino dal 2005 al 2007 e ha contribuito al ritorno dei granata nella massima serie. In totale, ha collezionato 45 presenze con la maglia del Toro. Classe 1970, in carriera è sempre stato molto abile a parare i calci di rigore. Ha terminato la sua carriera nel 2009. Attualmente è il direttore sportivo della Pistoiese in Serie D. Di seguito le sue parole a Toro.it.
L’intervista a Taibi: “I rigori parati? Una predisposizione”
Cosa ne pensa della crescita di Vanja Milinkovic-Savic?
“Io sono stato uno di quelli che lo ha sempre difeso, vedevo in lui delle qualità. Un ragazzo di 2 metri reattivo, veloce, rapido che con i piedi è un fenomeno. Anche di carattere, si vedeva che era un portiere forte. Poi in qualche occasione per qualche errore è stato criticato più del dovuto. Ma è stato bravo con le prestazioni a dimostrare di essere un grande portiere e adesso tutti lo considerano tale”
Ha parato 4 rigori su 5, anche lei era uno specialista. Qual è il segreto?
“Io credo che ci debba essere una predisposizione. L’intuito o magari studiare bene il rigorista, poi qualcosa di tuo devi sempre mettere dentro. Ci sono portieri che sono dei fenomeni ma non parano i rigori. Il rigore è un esercizio: rigore parato o rigore sbagliato. Il portiere è agevolato perché non ha nulla da perdere. Io studiavo spesso i rigoristi, ma mi capitava in partita di cambiare lato ed è una questione di intuito”.
Il Napoli avrebbe messo gli occhi su di lui: è pronto per una big?
“Io credo che già giocare al Toro significhi giocare in una squadra importante. Napoli è una top, ma hanno un portiere fenomenale come Meret. Ma se vuole fare il salto, per me è pronto. Il Toro è sempre il Toro”.
Si tratterebbe di un’operazione slegata rispetto a Meret, quindi ci sarebbe concorrenza…
“I tempi sono cambiati. Ormai avere 2 o 3 portiere forti è una prassi. Ma io sono all’antica e terrei sempre un primo e un secondo portiere. Sarebbe un peccato vedere Milinkovic-Savic e Meret alternarsi. Aveva fatto già scuola la Lazio, ai tempi di Peruzzi e Marchegiani. Adesso è normale”.
Vanoli l’ha convinta?
“Vanoli aveva già dimostrato all’estero di aver fatto un grande lavoro. Si è messo in discussione. L’anno scorso a Venezia ha fatto un lavoro importante. Non era facile al Toro. Negli ultimi anni è stata una squadra senza né carne né pesce, media. Invece Vanoli sta dando qualcosa in più che gli altri non avevano dato e sta dimostrando di essere bravo”.
Come vede il Torino in futuro?
“L’allenatore in una squadra è importante. Conta molto, ma per fare lo step devi tenere i migliori e prendere qualcun altro, altrimenti sei sempre dietro a quelle 7/8 squadre che ogni anno hanno qualcosa in più. Il Toro ha una città, una piazza e soprattutto una tifoseria che merita di andare in Europa. Credo che Vagnati, che è un ottimo direttore secondo me, abbia le idee chiare. Se lo faranno investire ci potrà essere lo step che tutti noi tifosi auspichiamo”.