Le pagelle dell'Atalanta. Carnesecchi è il più forte portiere in Europa. Piace Scalvini in mediana. Ederson entra e cambia il ritmo

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LE PAGELLE DELL’ATALANTA
Carnesecchi 9: attualmente il più forte portiere in Europa. Poi è umile e tranquillo e probabilmente proprio per questo la copertina del giorno è sempre riservata ad altri. Resta che fa una manciata di parate da capogiro, per noi è pari solo al Buffon dei primi anni della Juventus. Nessuna colpa né sul primo gol (irregolare, ma convalidato) di Dumfries né sulla prodezza, sempre dell'olandese, che porta al 2-0.
Kossounou 6,5: solido prezioso muro difensivo. Bravissimo a fermare l'Inter lanciata a rete sul secondo gol di Dumfries, ma la sua chiusura non porta benefici (23' st Palestra 6,5: mostruoso il suo recupero su Lautaro al 35' del secondo tempo. Gasp, dagli fiducia, il ragazzo vale e ce l'ho anche al Fantacalcio).
Hien 6: senza l'uomo addosso, quello da surclassare, fa un paio di cappellate, una non fa male, l'altra sì. Meno bene del solito, ma comunque sufficiente perché fa anche dieci cose buone tra cui un incredibile recupero su Bastoni davanti a Carnesecchi.
Kolasinac 6,5: chi scrive è di parte, il Kola è il più grande mai passato dall'Atalanta. Libero da marcature, dietro li ammazza, davanti li spaventa, il nuovo santo bergamasco del dio pallone. Prende un pestone da Lautaro.
Zappacosta 6: prima a destra, poi a sinistra, salva due gol quasi fatti, ma non è il solito superlativo stantuffo che con un paio di idee delle sue cambia le partite.
de Roon 6: ci mette il solito cuore, fa il suo, ma non brilla di luce proprio come di solito, tra le cause anche il fatto che è orfano di Ederson contro uno delle mediane più forti al mondo.  
Scalvini 6,5: sbaglia una palla gol clamorosa a centro area, ma il centrocampo, che è da sempre il posto suo, lo fa brillare di luce propria. Ha gamba, idee e grinta, quindi una certa predisposizione al sacrificio. Oggi la Dea ha trovato il terzo fenomeno in mediana. Bravo Gasp a cucirgli addosso il ruolo che lo farà entrare nell'Olimpo del fubal europeo. Sul gol di Dumfries non ci arriva perché l'olandese lo spinge. Che colpa ne ha? Paga la Marotta's League, il nostro giovane virgulto se ne faccia una ragione, come tutti noi (17' st Djimsiti 6: alla fine fa il centravanti aggiunto, bravo, ma viene fermato da un capolavoro di Sommer).
Ruggeri 6,5: il ragazzo di Zogno è ormai un nome grande, forte e controvento del pallone europeo, vedere per credere come ferma con la gamba di richiamo Dumfries lanciato solo soletto davanti a Carnesecchi intorno al quarantesimo del primo tempo. Esce perché il Gasp fa entrare le stelle di prima grandezza dopo aver subito la rete dello svantaggio (10' st Ederson 7: gran bel gol, purtroppo annullato per un millimetrico fuorigioco di CDK, ripartenze e discese. Giocatore totale, con lui dal primo parleremmo di un'altra partita).
Brescianini 6,5: non dispiace, nel primo tempo regala anche una bella palla velenosa a Zappacosta. Poi lotta come un leone.
Samardzic 6: nell'insolita posizione di falso nuove si sbatte tanto, ma incide poco poco. Ha bisogno di spazi, il ruolo non è il suo (10' st De Ketelaere 6: ha un altro passo, ma entra troppo tardi e sbaglia l'occasione che avrebbe potuto riaprirla).
Zaniolo 6: a sinistra del tridente canta e porta la croce, lo menano, del resto è assai bravo, e non fa una piega. Pressa tanto, ma resta nell'anonimato perché viene servito col contagocce (10' st Lookman 6: un paio di giocate meravigliose, pochine per lui, e un gol che non entra, ma non per colpa sua, per via che Sommer fa la parata della vita).
All.: Gasperini 6: il solito immenso coraggio, CDK, Ederson e Lookman in panchina e spazio ai rincalzi di lusso. Ci sta, ma nella ripresa, con le stelle in campo, si ha l'impressione che ora parleremmo di un'altra finale dell'Atalanta.
Matteo Bonfanti

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