"Parole su Mussolini gravi": fatto fuori immediatamente dalla società | Nuovo scandalo in serie A
Ieri alle 03:20 PM
Si torna a parlare di fascismo negli stadi. Questa volta, la decisione della società è stata inevitabile: ecco che cosa è successo.
La vicenda sta facendo discutere tutti gli appassionati di calcio e non solo, dato che è finita sulle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali. Si tratta di una storia dai retroscena davvero inquietanti, dato che si torna a parlare di fascismo all’interno delle società di calcio.
Non è la prima volta che questo fenomeno si manifesta. Purtroppo, ci sono parecchi ultras che hanno affiliazioni con alcuni movimenti neofascisti che stanno nascendo in tutta Italia. Queste persone ovviamente macchiano l’immagine dello sport italiano, dato che il fascismo dovrebbe essere un ricordo lontano per il nostro paese.
Ora, c’è una società che sta affrontando ancora una volta questa questione. E che alla fine ha dovuto prendere una decisione che è apparsa a molti come inevitabile. Ovvero, quella di escludere dalla società un volto che ha espresso parole di ammirazione nei confronti di Benito Mussolini.
La squadra di cui stiamo parlando è la Lazio e il volto protagonista di queste dichiarazioni inquietanti è Juan Bernabè, che ricopriva il ruolo di falconiere della società biancoceleste. Ecco che cosa è successo e perché è stato allontanato.
Allontanato il falconiere della Lazio per due motivi, tra cui il fascismo
Juan Bernabé si trova ora fuori della squadra. Il presidente Claudio Lotito non ha avuto mezzi termini nel parlare del suo comportamento. A partire dalle frasi di ammirazione rivolte nei confronti di Benito Mussolini durante la trasmissione radiofonica di Radio 24 La Zanzara.
Queste dichiarazioni hanno peggiorato una situazione già di per sé non facile. Perché in realtà la posizione di Bernabé era già in pericolo. Questo a causa di alcune foto compromettenti che lo stesso falconiere aveva condiviso sui social, in cui si mostrava completamente nudo.
Le parole di Claudio Lotito
Il presidente Claudio Lotito ha affrontato la questione durante una recente intervista a tuttomercatoweb.com. Ha condannato le azioni di Berbabé, sottolineando come il comportamento del falconiere sia incompatibile con i valori etici del club. “Mando l’aquila per ispirare entusiasmo nei bambini e poi scopro che chi la governa si comporta in modo degradante. È inaccettabile“, ha dichiarato.
Ora la Lazio si trova ad affrontare una situazione non facile, dopo le accuse di fascismo e la diffusione di immagini pornografiche sui social da parte del falconiere della società. Che ha perso il suo ruolo e sarà dunque sostituito.
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