A lezione di calcio. Inzaghi batte ancora Gasperini: Inter in una prima fuga Scudetto

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Sono stati tre mesi di impegni continui per le principali squadre europee. Tra queste figura anche l’Inter di Simone Inzaghi, alle prese su tre fronti: Serie A, Coppa Italia e Champions League.

I nerazzurri sono in corsa per poter vincere tutto in questa stagione, una convinzione che si sta sempre di più confermando grazie ai risultati e alle prestazioni messe in campo. Soprattutto in campionato, dove sta aleggiando una sorta di aura negativa intorno all’Inter: ma il Biscione ieri, in uno scontro diretto, ha mandato un segnale fortissimo. Una prima e piccola fuga verso lo Scudetto dopo la vittoria sull’Atalanta.

Inzaghi imbriglia Gasp: otto vittorie di fila contro la Dea

Il Napoli si ferma in Laguna: un pareggio contro il Venezia, tenuto anche da un’ex-nerazzurro come Ionut Radu, designato anche come MVP dalla Serie A. Un’opportunità sprecata da Antonio Conte per superare di nuovo l’Inter, in attesa del big match di ieri sera.

Atalanta-Inter, l’ultima partita Scudetto prima del rush finale. Uno scontro tutto in nerazzurro tra Bergamo e Milano, che si è risolto a favore di quest’ultima città. Infatti è l’Inter di Simone Inzaghi ad uscire trionfante nell’ennesimo incrocio contro Giampiero Gasperini.

La vittoria per 2 a 0 di ieri sera è anche l’ottava partita consecutiva vinta contro la Dea. Da quando siede sulla panchina interista, Inzaghi non ha mai perso contro l’Atalanta: due pareggi (nella prima stagione sotto la Madonnina) e le otto vittorie. Inoltre, la squadra di Gasp non segna all’Inter da quattro partite.

Inzaghi è la vera bestia nera di Gasperini e lo dimostra come il tecnico piacentino prepara le sfide contro il collega. Ieri, l’Inter ha messo in campo un pressing aggressivo che ha portato i bergamaschi a tentare lanci lunghi, quasi sempre su Retegui che però è stato dominato da un monumentale Francesco Acerbi.

Il difensore italiano si è ritrovato a dover affrontare un nuovo avversario, ma senza cambiare approccio: forza fisica volta a vanificare qualsiasi tentativo offensivo dell’attaccante marcato, il quale ha davvero toccato pochissimi palloni e costretto all’errore.

Se il pressing aggressivo ha reso la fase difensiva e di recupero vincente, la fase offensiva interista ha portato ai frutti sperati. La Beneamata si è appoggiata molto sulla coppia d’attacco: Marcus Thuram e Lautaro Martinez a giocare stretti, con il francese a non dare punti di riferimento alla difesa bergamasca e il capitano a smistare i palloni. Esemplare è l’azione del palo del Tikus.

Lo stesso Toro argentino è autore, oltre che di una partita da vero leader, anche di un gol che lo porta ad essere un vero mattatore dell’Atalanta. Infatti, con la rete del 2 a 0 di ieri, Lautaro ha segnato ben sette gol sui 14 incroci con la Dea: nessuno ha segnato più di lui ai bergamaschi.

I Campioni d’Italia si vogliono ripetere

La sfida Scudetto è stata la partita che ha chiuso la 29esima giornata, l’ultima di Serie A prima della sosta per le nazionali che parte questa settimana. Un periodo in cui Inzaghi potrà recuperare anche gli infortunati – in particolar modo gli esterni.

Ma il Biscione arriva a questa sosta con una convinzione di avere tra le mani il proprio destino. Con la vittoria sulla Dea, l’Inter stacca il Napoli di tre punti e mette in atto una prima e piccolissima fuga – che va concretizzata.

Risulterà decisivo il rush finale al rientro. In particolare, mancano nove giornate al termine del campionato italiano: la corsa per lo Scudetto, se terrà questi ritmi, sarà ancora equilibrata.

I nerazzurri e Simone Inzaghi – oltre agli impegni di coppa e quelli europei – vogliono tenersi quel tricolore sul petto. Per farlo, bisognerà vincere queste “nove finali” a partire dalla sfida contro l’Udinese, prevista per il 30 marzo, senza curarsi delle inseguitrici. Il tecnico piacentino lo ha detto ieri nel post-partita: non bisognerà guardare indietro.

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