Inter, lo spogliatoio è stato avvisato poco fa: purtroppo non ce l'ha fatta | Chiamato il carro funebre
Ieri alle 08:00 AM
La notizia è appena arrivata allo spogliatoio, calciatori e dirigenza in lacrime: purtroppo non ce l'ha fatta, chiamato il carro funebre.
Simone Inzaghi ci ha messo poco a scoprire cosa significhi essere l'allenatore di un top club come l'Inter.
Il tecnico è sbarcato a Milano tre anni fa infatti dopo una sola esperienza alla Lazio, durata però cinque anni e in cui ha portato il club a raggiungere risultati importanti a partire dalla vittoria della Coppa Italia. Marotta e Ausilio dopo l'addio di Conte lo avevano subito individuato come il profilo perfetto su cui puntare.
E così al termine di una lunga trattativa (perché Inzaghi in quel momento era ormai sul punto di firmare il rinnovo con il club biancoceleste) sono riuscite a convincere il tecnico a iniziare una nuova avventura in nerazzurro.
E il primo anno e mezzo di Inzaghi è stato davvero difficile. L'allenatore ci ha infatti messo diverso tempo a trovare la quadra tattica alla sua squadra, rischiando anche di venire esonerato due anni a causa delle numerose sconfitte in campionato (Che a fine stagione sarebbero state addirittura dodici).
Le innovazioni tattiche che Inzaghi ha portato all'Inter
Inzaghi in quel periodo ha dovuto sopportare tantissime critiche e pressioni che arrivavano dai media e dai tifosi. Un’esperienza che lo ha sicuramente aiutato a maturare come tecnico, e bisogna anche dire che è stato bravissimo a non perdere mai la fiducia nelle proprie convinzioni.
E i fatti gli hanno dato ragione, perchè da quel momento l'Inter ha iniziato a ingranare arrivando a disputare una finale di Champions League e vincere lo scudetto l'anno successivo. E lo ha fatto oltretutto con un gioco moderno e ambizioso che viene addirittura studiato in Europa per alcune innovazioni tattiche portate dal tecnico, a partire dalle continue rotazioni tra difesa e centrocampo.
Inter in lutto: purtroppo non ce l'ha fatta, chiamato il carro funebre
Naturalmente i meriti non sono solo di Inzaghi: se il tecnico è riuscito a plagiare una squadra così forte e sicura dei propri mezzi, è anche grazie al grande lavoro fatto da Marotta e Ausilio in questi anni.
Il ds in particolare si è formato come dirigente dell'Inter fin dagli anni duemila e l'impressione è che sia anche fin troppo sottovalutato. In questi giorni i tifosi si sono stretti intorno ad Ausilio, perchè purtroppo il dirigente ha dovuto fare i conti con un terribile lutto. È venuto infatti a mancare la madre Rosa, con il club che ha subito pubblicato un comunicato ufficiale per esprimere cordoglio e vicinanza al direttore sportivo nerazzurro.