Amarcord: 7 anni fa il rigore di Lucarelli contro il Pordenone
06/13/2024 10:29 AM
Sono passati sette anni, tondi tondi, da quel giorno in cui dagli undici metri il Parma avrebbe ridotto la strada che lo stava separando dalla Serie B.
2557 giorni fa si giocava, al "Franchi" di Firenze, la semifinale della Final Final Four di Lega Pro: da una parte il Parma, arrivato secondo con 70 punti nel girone B al termine della regular season, dall'altra il Pordenone, terzio classificato a 4 lunghezze in meno nello stesso raggruppamento; entrambe giunte a confronto dopo aver superato i precedenti ostacoli (Piacenza e Lucchese per i Crociati, Giana Erminio e Cosenza per i Ramarri) negli spareggi.
La posta in palio il 13 giugno 2017 era molto alta: la sensazione era di quelle che da uno di questi due nominativi sarebbe uscita la candidata principale a salire in Serie B.
Gli emiliani, avanti dopo il quarto d'ora con Scaglia, venivano raggiunti (da Marchi) a dieci minuti dalla fine dei 90' regolamentari, vedendosi costretti a dover passare attraverso i patemi dei supplementari e, poi, anche ai calci di rigore. Lì, si sarebbe fatta la storia. E, come nel più bel capitolo che potesse essere messo nero su bianco, a scrivere una pagina indelebile sarebbe stato il capitano. Alessandro Lucarelli, l’uomo della rinascita.
Alla "bandiera" crociata l'oneroso incarico di battere il dodicesimo penalty, quello potenzialmente decisivo dopo la parata di Gigi Frattali sul precedente tiro friulano affidato a De Agostini. Sistemato il pallone al punto giusto, la rincorsa del numero 6 verso il punto di battuta si faceva, via via, sempre più intensa e impetuosa, così come la sua voglia di raggiungere il traguardo della finale. Che, dopo aver infilato il pallone alle spalle di Tomei, non sarebbe più stato un sogno.
Idealmente quel rigore è ancor oggi ricordato da tutti i tifosi crociati come il gol che spalancò le porte della Serie B al Parma Calcio 1913, benché ci fosse di mezzo una finale (quella contro l'Alessandria, poi vinta 2-0 nei tempi regolamentari). Sono passati 2557 giorni, ma ancora ci si emoziona come se fosse ieri.