CAMPAGNA ABBONAMENTI: LE ALI DOVEVAN ESSER CROCIATE. IN CURVA SOTTO LA SOGLIA DEI 200 EURO

(Gmajo) – Stamani, giovedì 27 giugno 2024, il flusso sulle chat dei tifosi si è distratto dalle solite bagatelle di calcio mercato (nonostante l’ultima voce non fosse niente male, ossia l’indiscrezione sparata da Juvelive.it nella serata di ieri, inerente la supposta cessione al Parma di Milik per l’abbordabile cifra di 8 milioni di euro) per concentrarsi sul tema campagna abbonamenti, dopo che un super appassionato aveva postato, a reti unificate, una foto della pagina della Gazzetta di Parma cartacea con claim e grafica, studiati da un’agenzia specializzata, su input della variegata area corporate del club.

Debbo sinceramente complimentarmi con la corazzata corporate perché il concept proposto ha raccolto un vasto consenso di pubblico, col plauso, non dico unanime, ma quasi, al di là di qualche eterno scontento, quorum ego, che almeno si prende la briga di farsi amare, motivando. Vero è che è rispettato lo stile che va generalmente oggi e che ci sono dei riferimenti all’opera lirica, omaggio verdiano che sul territorio dovrebbe aiutare ad avvicinare proseliti, ma il cartellone proposto non mi ricorda tanto quelli che fanno mostra di sé all’esterno del Teatro Regio, quanto, piuttosto, quelli della Scala di Milano, se vogliamo restare al Nord, o meglio ancora, per quel gusto tipicamente barocco delle ali – che fa un po’ a pugni con la porta Monumentale dell’Ennio, ultima traccia superstite o visibile dell’opera centenaria dell’architetto Ettore Leoni, che è neoclassica – del San Carlo di Napoli.

All’interno della melliflua nota stampa diffusa successivamente dal club attraverso la propria ex gazzetta ufficiale (ossia il sito parmacalcio1913.com), densa di melassa, meno, viceversa, di info essenziali, ché sarebbero le risposte da dare a quelle domande pressanti dei tifosi, i quali vorrebbero sapere – a fine giugno neppure uno straccio di rumor sui prezzi, a parte i soliti beneinformati per riceverne la benedizione o l’autorizzazione a procedere – a quanto ammonterà l’esborso personale per sostenere i propri beniamini nella ritrovata Serie A, e che devono accontentarsi di esser così branditi: “Così, giorno dopo giorno, nella terra dell'arte e del teatro, Parma si è trasformata in un'antologia risorgimentale a sfondo gialloblu, raccontata in un abbraccio collettivo che ha richiamato grandi e piccoli, in una notte infinita e indimenticabile”.

Sempre al portale ufficiale dobbiamo la (retorica) spiegazione di quelle ali, soggetto del claim scelto per la campagna: “Le ali della passione, le ali della vittoria, le nostre ali gialloblu.  Sono le tifose e i tifosi a sostenere gli eroi, con la passione e le emozioni, incitandoli a farsi stupire con imprese incredibili e stringendosi insieme per formare una squadra unica, dentro e fuori dal campo, per essere più forti contro ogni avversario, contro ogni avversità, contro ogni ostacolo. Parma e il Parma Calcio hanno fatto questo il 10 maggio 2024, una data storica che sarà ricordata per sempre nella storia del Club, che ha dimostrato all'Italia e al mondo quanto la Famiglia Gialloblu avesse voglia di tornare nel posto e nel campionato che si è meritata, vittoria dopo vittoria”.

Abbastanza consapevole di cosa stessero strologando ad Alcatraz, già da mesi avevo iniziato a menarla, con i principi fondanti del Manifesto del prof. Zannoni, citati, credo, fin dal mio primo articolo dopo il ritorno, e rilanciati, in occasione dell’anniversario della sua morte, dagli stessi Boys con un’apposita lenzuolata a tema all’Ennio. Ebbene, in ossequio al professor Zannoni non posso non stigmatizzare (scusate se l’avevo presa un po’ larga) la scelta di abolire l’aggettivo “Crociato” (e meno male che ci lasciano, ancora non si sa per quanto, le Maglie), che il padrone ritiene divisivo, per spendere ad ogni piè sospinto, gialloblu, peraltro declinato alla veronese (do you know?), in luogo del pramzàn gialloblù con l’accento sulla ù. Allora, cari, se parlate di famiglia, se vi piace lisciare i tifosi, specie quando questi debbono mettere mano al portafoglio, vedete di non scordarvi che questa è la Comunità Crociata, sebbene abbiate volutamente cancellato (“Damnatio memoriae”), qui mi riferisco a chi si dimostra più realista del re, il glorioso simbolo che ci ha sempre contraddistinto, assieme, alla bicolorazione gialloblù, che lo integra in quel brand che vivamente speriamo non ci mettiate mano.

Tra le altre cose, volendo proprio non utilizzare (non mi è ben chiaro per quale recondito timore) l’originale verdiano “sull’ali dorate” – che faceva bella mostra di sé sulle t-shirt e sulle sciarpe “ParmAgain”, che diversi supponevano potessero essere appunto una spoilerata preventiva della campagna abbonamenti – perché scegliere il cacofonico “gialloblu” (alla veronese) in luogo di Crociate, che almeno faceva rima baciata con dorate? Dettagli o questione di lana caprina, dirà chi si dimostra superficiale o peggio preoccupato per la mia dentatura, ma quando ci si rivolge ai famigliari, sarebbe bene rispettarli nelle consolidate consuetudini e tradizioni. Che poi, a ben vedere, è anche la problematica all’origine dell’impasse sul rifacimento del Tardini…

A proposito dell’Ennio: bizzarro vedere, nella réclame oggi proposta, sullo sfondo, proprio quella Tribuna Centrale Petitot che in tanti vorrebbero salvare, benché la Soprintendenza, stavolta, a differenza del precedente restyling griffato Calisto, non la ritenga meritevole… Comunque, come premio per chi si è avventurato sino qui, svelerò che, per lo meno nella fase di rinnovoriservata ai vecchi abbonati, in Curva, non si supererà la soglia psicologica dei 200 euro/stagione, anche se non garantisco possa esser così (anzi, sono abbastanza certo del contrario) anche per i nuovi abbonati, che non possano usufruire della prelazione. E potrebbe anche non esser l’unica brutta sorpresa della seconda parte della campagna. Campagna che inizierà – questa l’unica ufficialità sancita dalla società – il prossimo 4 luglio (già avevamo spiegato che il ritardo, che ha comportato lo sfumare del genuino entusiasmo post vittoria del campionato di Serie B, è dovuto al cambio di circuito da TicketOne a VivaTicket), mentre dal 1° al 3 luglio, nella Palazzina Maria Luigia, sede del CCPC si potrà, sia pure con un piccolo rincaro rispetto a prima, proprio per via del cambio di gestore (da 8 a 10 euro) sottoscrivere la Fidelity Tardini Card. Gabriele Majo

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