IL COLUMNIST di Luca Russo / EURO 2024 E' UN MONDIALE, MENO ARGENTINA E BRASILE…

(Luca Russo) – Manca pochissimo al duello che vedrà l’Italia opposta all’Albania nella seconda gara della prima giornata del gruppo B di Euro 2024 (sarà preceduta dal big match tra Spagna e Croazia). Il tempo degli esperimenti tattici, delle prove tecniche e delle soluzioni da mettere a punto è finito. È giunto quello del gioco che si fa serio e quindi duro. Il tutto elevato all’ennesima potenza, visto che qui si tratta di Europei, non proprio l’ultima delle rassegne riservate alle nazionali, e al gran ballo partecipa il meglio che possa offrire il calcio internazionale.

La cifra agonistica, tattica e tecnica della competizione che si svolgerà in Germania è così alta che se non si chiamassero Europei, potremmo definirli dei Mondiali meno l’Argentina e il Brasile.

In un contesto del genere ogni commissario tecnico spera di poter disporre di tutti gli elementi che ha inserito nella lista dei convocati, perché per centrare un grande traguardo (la difesa del titolo, nel caso degli Azzurri; il passaggio agli ottavi di finale, nel caso delle Aquile) è indispensabile, di riflesso, che tutto sia grande: dalla condizione fisica alle motivazioni passando per il numero di calciatori a disposizione.

Da questo ultimo punto di vista Spalletti può ritenere completata, con molto profitto e altrettanto successo, la prima missione consegnatagli dall’avvio del ritiro di Iserlohn: dopo aver recuperato Barella e Frattesi, nella rifinitura della vigilia della sfida contro i rossoneri balcanici, si è registrato il rientro a pieno regime anche di Fagioli. E così l’istrionico Luciano non avrà che l’imbarazzo della scelta per la composizione dell’undici titolare che al Signal Iduna Park di Dortmund affronterà gli uomini di Sylvinho.

L’Albania, che non si è mai qualificata ad un Mondiale, è alla sua seconda partecipazione ad un Europeo. Nella prima circostanza, Francia 2016, non riuscì a spingersi oltre la fase a gironi. Ad Euro 2024 ci è arrivata dopo aver vinto il proprio gruppo di qualificazione, il gruppo E, con 15 punti (a pari merito con la Repubblica Ceca, finita seconda perché in svantaggio negli scontri diretti) frutto di 4 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta, 12 gol fatti e 4 subiti. Si tratta, dunque, di una selezione che, almeno in sede di qualificazione, non ha segnato tantissimo, 1,5 marcature a gara, ma ha anche subito pochissime reti, 1 ogni due partite. Non difficilissima da contenere e, però, nemmeno facile da superare. A Marzo l’Albania ha disputato proprio allo stadio Ennio Tardini di Parma la gara amichevole con il Cile, persa 3-0).

I precedenti tra gli Azzurri e le Aquile sono quattro: due amichevoli (2014 e 2022) e due gare di qualificazione al Mondiale del 2018. In tutti e quattro i casi l’Italia ha avuto la meglio. La speranza è che questo andamento venga confermato dalla contesa in Vestfalia. Le premesse per bagnare con un successo il debutto degli uomini di Spalletti ad Euro 2024 ci sarebbero tutte. Il condizionale è d’obbligo: l’Italia si è qualificata da seconda del gruppo C, alle spalle dell’Inghilterra, con 14 punti ottenuti grazie a 4 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte, 16 gol realizzati e 9 incassati. Tra le big del Vecchio Continente durante le qualificazioni non è stata la più prolifica, né la più ermetica. Ma gli Europei, come i Mondiali, sono o dovrebbero essere tutta un’altra storia. Luca Russo

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