Asteroide verso la Terra nel 2032, riunione dell'agenzia spaziale europea contro il rischio di impatto
Ieri alle 01:44 PM
Nel giorno in cui due studi su Naturespiegano sull’asteroide Bennu sono stati scoperti i “mattoni della vita”, arriva la notizia dell'attenzione internazionale nei confronti di un altro asteroide per ora chiamato 2024 YR4, che potrebbe colpire la Terra il 22 dicembre 2032 con una probabilità stimata pari all'1,2%. Il tema sarà affrontato la prossima settimana a Vienna nella riunione già prevista dello Space Mission Planning Advisory Group dell'Onu, per valutare le possibili azioni da intraprendere per mitigare l'eventuale rischio come rende noto l’Agenzia spaziale europea che presiede il gruppo e che in queste ore sta monitorando attentamente l'asteroide con il suo Ufficio di difesa planetaria. C’è da dire che a livello internazionale esiste un programma di difesa planetaria ed è stata già portata a termine con successo una missione con la deviazione della traiettoria di un asteroide nel 2022.
Attualmente il sasso cosmico, grande tra i 40 e i 100 metri, si sta allontanando dalla Terra quasi in linea retta, rendendo difficile determinare con precisione la sua orbita. Per comprendere fino in fondo la pericolosità, basti ricordare che l’asteroide chiamato Chicxulub, che provocò l’estinzione dei dinosauri, era largo quasi 10 km. Nei prossimi mesi inizieremo a perderlo di vista dalla Terra: per questo l'Esa coordinerà le osservazioni con telescopi sempre più potenti, che culmineranno nell'uso del Very Large Telescope dell'Osservatorio europeo australe in Cile, per raccogliere quanti più dati possibili. “È possibile che l'asteroide 2024 YR4 scompaia dalla vista prima che si possa escludere del tutto qualsiasi possibilità di impatto nel 2032. In questo caso – spiega l'Esa – l'asteroide rimarrà probabilmente nella lista dei rischi fino a quando non tornerà osservabile nel 2028“.
Per il momento 2024 YR4 è classificato al livello 3 sulla scala di rischio di impatto di Torino: il suo è “un incontro ravvicinato che merita l'attenzione degli astronomi e del pubblico”, sottolinea l'Esa. Se la probabilità di impatto rimarrà al di sopra della soglia dell'1%, lo Space Mission Planning Advisory Group fornirà raccomandazioni all'Onu e inizierà a valutare “le diverse opzioni per una risposta al potenziale pericolo basata su veicoli spaziali”, precisa l'Esa. L'Agenzia spaziale europea è anche membro dell'International Asteroid Warning Network, un'altra task force dell'Onu presieduta dalla Nasa. Se necessario, anche questa organizzazione (deputata al tracciamento e alla caratterizzazione degli asteroidi) potrebbe attivarsi per sviluppare una strategia per assistere i governi mondiali nell'analisi delle conseguenze dell'impatto dell'asteroide e nella pianificazione di eventuali risposte di mitigazione.
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