Caduta senza fine per Tesla, vendite in Europa giù del 40% a febbraio, decimo calo consecutivo

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Non si arresta lo “sprofondo” di Tesla in Europa. Anche in febbraio i dati sulle immatricolazioni sono da mani nei capelli: – 40% su base annua, a fronte di un mercato dell’elettrico che cresce del 26%. Per la casa automobilistica di Elon Musk è il decimo calo mensile consecutivo in Europa. Il bilancio dei primi due mesi del 2025 è di – 43% (+ 31% il mercato).

A penalizzare Tesla c’è, da un lato, l’attesa per il nuovo Model Y, le cui prime consegne sono iniziate solo a marzo. Dall’altro, forse soprattutto, l’appannarsi dell’appeal del marchio statunitense in seguito alle prese di posizione di Musk a sostegno di movimenti politici europei di estrema destra e il ruolo assunto nell’amministrazione Trump. Negli Stati Uniti vetture e concessionari Tesla sono stati oggetto anche di atti vandalici. La Casa Bianca intende ora classificarli come “terrorismo interno” facendo rischiare ai responsabili fino a 20 anni di prigione.

Tuttavia le vendite segnano il passo ovunque, a cominciare dalla Cina, mercato da cui Tesla ricava circa il 30% dei suoi incassi.Qui la concorrenza delle case cinesi è sempre più feroce. Il colosso locale Byd ha superato nel 2024 i 100 miliardi di dollari di ricavi a livello globale, sopravanzando proprio la casa di Musk. Una situazione che sta creando tensioni all’interno dell’azionariato. Ross Gerber, storico azionista di Tesla, ha chiesto che Elon Musk si faccia da parte per il suo impegno al Doge e che sia nominato un nuovo amministratore delegato della casa automobilistica.

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