Chat-gate, la Casa Bianca attacca Goldberg: "E' un bugiardo". Musk parteciperà all'indagine su Signal

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Il caso della chat Signal sulla quale il vicepresidente JD Vance e il segretario alla Difesa Pete Hegseth hanno condiviso informazioni sull’attacco militare Usa agli Houthi del 15 marzo sta mettendo in imbarazzo l’amministrazione Trump. La Casa Bianca ha attaccato Jeff Goldberg, il direttore dell'Atlantic invitato “per errore” nella chat, che lunedì ha pubblicato alcuni contenuti della stessa o oggi ha accusato il numero due del tycoon e il capo del del Pentagono di aver messo in pericolo la vita dei militari Usa: “E’ un bugiardo“, ha detto la portavoce Karoline Leavitt in un briefing con la stampa ribadendo le accuse ai democratici e media alleati di voler distogliere l'attenzione dai successi del governo: il presidente, ha detto la portavoce, “continua ad avere fiducia nel suo team per la sicurezza nazionale”. Leavitt ha inoltre confermato che oltre agli esperti del consiglio per la Sicurezza nazionale, ci sarà anche il Dipartimento per l’efficienza governativa di Elon Musk nel team incaricato di indagare sulla vicenda. In particolare, il Doge si occuperà di chiarire come il giornalista sia stato invitato nella chat.

Oggi le commissioni Intelligence del Congresso ha tenuto un ciclo di audizioni sul caso. Nel suo discorso di apertura prima delle udienze Mark Warner, presidente della commissione al Senato, ha definito l'episodio il sintomo di un “comportamento sciatto, negligente e incompetente” aggiungendo che se a commettere l'errore fossero stati ufficiali militari o dei servizi segreti, “sarebbero stati licenziati”. Interrogato dal democratico Jason Crow, il direttore della National Security AgencyTimothy Haugh ha affermato che ai dipendenti della Nsa sono stati dati consigli su come usare Signal perché ci sono rischi associati al suo utilizzo. “Abbiamo pubblicato un avviso su come usare l'app Signal e altre applicazioni crittografate, perché incoraggiamo i nostri dipendenti e le loro famiglie a usare app crittografate”, ha affermato. “Perché ci sono rischi per quell’app?”, ha domandato Crow e Haugh ha risposto: “Ci sono“.

La direttrice della National Intelligence, Tulsi Gabbard, si è rifiutata di rispondere ad una domanda su un suo eventuale coinvolgimento nella chat. “Senatore, non voglio entrare nel merito”, ha risposto Gabbard quando Warner le ha chiesto in audizione se fosse coinvolta. E ha aggiunto di non voler discutere della questione mentre la vicenda era all'esame del Consiglio di sicurezza nazionale. “È stato un errore che un reporter sia stato aggiunto per sbaglio in un gruppo di sicurezza nazionale di alto livello, dove si sarebbe tenuta una discussione politica sugli imminenti attacchi contro gli Houthi e sui loro effetti”, ha dichiarato Gabbard.

Il direttore della Cia John Ratcliffe, nel frattempo, ha ammesso di essere stato coinvolto nella chat. Ma ha affermato di non aver rilasciato affermazioni se non del tutto lecite e legittime che non includevano informazioni classificate”. Ratcliffe, ha definito “ovviamente non appropriata” l'inclusione di un giornalista in una chat tra funzionari che discutevano di questioni così delicate.

Mike Waltz, il consigliere per la sicurezza nazionale che ha incluso Goldberg nella chat, è tornato oggi ad assumersi tutta la responsabilità dello sbaglio, scagionando ogni suoi collaboratore: “Vi è mai capitato di avere tra i contatti il nome di qualcuno ed il numero di un altro?”, ha detto a Fox News, sostenendo quindi di aver messo nel gruppo il giornalista pensando di mettere qualcun altro, senza dire chi. “Così per questo non mi sono accorto che questo fallito era nel gruppo”, ha aggiunto.

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