ChatGPT torna in funzione dopo il blackout di ieri: migliaia di segnalazioni e mistero sulla causa. L'indizio: guasto in casa Microsoft

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Dopo la maxi multa da 15 milioni notificata dall’Europa, nuove grane per OpenAI, il gigante dellIntelligenza artificiale. Ieri ChatGpt ha smesso di funzionare per molti utenti e ora è scattata la caccia al responsabile. Gli indizi porterebbero ad un disservizio in casa Microsoft, sostiene il sito specializzato The Verge. Certamente il chatbot non rispondeva alle domande mentre sui monitor appariva il messaggio “errore interno del server”. Ai siti specializzati sono giunte migliaia di segnalazioni sui disservizi, soprattutto da India e Stati Uniti. Gli utenti più coinvolti sono sviluppatori software e aziende.

Cronologia dei disservizi –L’interruzione è iniziata intorno alle 10,30 sulla sponda ovest degli Stati Uniti (19.30 in Italia). In quel momento Down Detector – il sito dedicato al monitoraggio dei disservizi di ogni ordine e grado – ha iniziato a raccogliere le segnalazioni degli utenti sui problemi di ChatGpt. Intorno alle 20 (ora italiana) OpenAI ha pubblicato l’annuncio sulla sua pagina ufficiale. Titolo: “Elevati tassi di errore per ChatGPT, API e Sora. Rapporto sugli incidenti per OpenAI”.

Sora è il nuovo generatore video di OpenAI: ha debuttato a dicembre in tutto il mondo tranne che in Europa. Prima di sbarcare nel Vecchio continente dovrà adeguarsi alle norme comunitarie sulla privacy e sull'intelligenza artificiale.

Alle 18,15 della sponda statunitense sul Pacifico (03:15 in Italia) OpenAI ha annunciato il ritorno in funzione del generatore video, mentre “le API stanno iniziando a riprendersi”. Anche “ChatGPT è stato in gran parte recuperato e stiamo continuando a lavorare per trovare una soluzione generale”, recita la nota di ieri alle 18:04 (tre del mattino in Italia).

Mistero sulla causa, l’indizio verso Microsoft – Dunque nel corso della notte – per il fuso orario italiano – i problemi per gli utenti si sono via via affievoliti. Ora resta il nodo della causa. OpenAI ha confermato un problema con un “provider upstream”, senza indicare il nome del fornitore. Il sito americano The Verge indica una coincidenza curiosa: circa allo stesso orario dei disservizi su OpenAI, Microsoft segnalava un “problema di alimentazione” in uno dei suoi data center, oltre a disservizi con il cloud della piattaforma di videogiochi Xbox. Giova ricordare come il colosso di Redmond sia il suo fornitore cloud esclusivo per OpenAI. Poco dopo le 21 ore italiane, Microsoft ha dichiarato di aver “completamente ripristinato” l’alimentazione al data center interessato.

I precedenti –ChatGPT è andato giù un paio di volte negli ultimi mesi, rammenta The Verge. L’ultima volta a dicembre, pochi giorni dopo il rilascio ufficiale del generatore video Sora: quest’ultimo e ChatGPT sono andati giù per ore. A giugno, invece, è crollata per qualche ora ChatGPT.

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