Var a chiamata, arriva la svolta: annuncio clamoroso
Ieri alle 12:59 PM
Var a chiamata, l’annuncio non lascia dubbi: ora cambia tutto
Il mondo del calcio sta vivendo un periodo di grande trasformazione, non solo sul campo, ma anche in tribuna e davanti agli schermi dei monitor. Le parole di Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A, rivelano un possibile cambiamento radicale nel modo in cui utilizziamo il Var (Video Assistant Referee).
Il 2024 è stato un anno complicato, come lo definisce lo stesso Rocchi, ma è anche l'anno in cui si stanno pianificando novità importanti che potrebbero cambiare la gestione delle decisioni arbitrali, in particolare quella riguardante i rigori.
Rocchi, durante una lunga intervista a GR Rai, ha fatto un bilancio delle difficoltà e delle sfide incontrate dagli arbitri, ammettendo che la stagione non è stata delle più semplici. Ma al di là delle difficoltà, il focus della discussione è inevitabilmente andato ai rigorini – quella parola che suscita polemiche ad ogni stagione.
“Abbiamo avuto una giornata, la settima, davvero difficile“, ha dichiarato Rocchi, “dove ne abbiamo dati 9, e alcuni erano veramente inappropriati“. Eppure, il designatore è fiducioso che la situazione sia migliorata nelle ultime giornate: “Stiamo facendo progressi, anche se non è mai semplice. Il nostro obiettivo è sempre quello di concedere rigori solo quando c’è qualcosa di chiaro e importante per il gioco“.
Il Var, strumento fondamentale ma da usare con cautela
La discussione si sposta naturalmente sul Var, un sistema che ha diviso da sempre, ma che, secondo Rocchi, va utilizzato con criterio. Non più una “moviola” a tutti i costi, ma solo per gli episodi chiari e determinanti.
“Il Var deve essere utilizzato solo per episodi chiari e seri“, ha sottolineato. Un concetto che ormai è chiaro per chi lavora dietro le quinte, ma che richiede una continua formazione per gli arbitri, che devono sapere quando intervenire e quando lasciare che sia il giudizio sul campo a prevalere. È qui che entra in gioco il grande cambiamento annunciato da Rocchi: il Var a chiamata.
Var a chiamata: una novità che cambia le regole del gioco
La vera svolta, però, potrebbe arrivare con l'introduzione del Var a chiamata, una proposta che potrebbe davvero rivoluzionare il modo in cui il sistema video viene utilizzato in Italia. Rocchi non ha escluso questa possibilità: “Non possiamo rispondere noi, ma siamo sempre aperti a modifiche e novità. La chiamata a loro (club e allenatori) delega una responsabilità enorme, e sarebbe interessante vedere come questo cambiamento potrebbe impattare sul gioco“.
Secondo il designatore, questa soluzione ridurrebbe il rischio di interferenze troppo frequenti e, soprattutto, sposterebbe un po’ di responsabilità sulle spalle degli allenatori e dei club. “La chiamata deresponsabilizza molto“, ha commentato, sottolineando che questa nuova dinamica permetterebbe agli allenatori di intervenire solo quando ritengono che un episodio sia stato gestito male.
Tuttavia, Rocchi è cauto: “Siamo sempre attenti, ma bisogna essere pronti a intervenire quando un episodio è chiaramente errato“. In altre parole, il Var non deve diventare un semplice strumento di "richiamo" per ogni piccola controversia, ma qualcosa di utile, per evitare errori e tutelare la giustizia sportiva.
In questa direzione, la collaborazione con allenatori e calciatori è fondamentale. Rocchi ha spiegato che sta lavorando fianco a fianco con le Associazioni di allenatori e calciatori, in modo che gli arbitri possano comprendere meglio le dinamiche del gioco e prendere decisioni sempre più precise e consapevoli.
L'obiettivo è creare una nuova generazione di arbitri, preparati non solo sulle regole, ma anche sulla lettura del gioco. Un arbitro, dice Rocchi, deve essere un grande conoscitore di calcio, non solo delle regole.
Il Var a chiamata per un calcio più giusto?
Le parole di Rocchi aprono quindi una finestra su un futuro dove la tecnologia, pur giocando un ruolo fondamentale, non appesantisce il gioco con interferenze e decisioni inutili. Ma il cambiamento è solo all’inizio: se il Var a chiamata diventerà realtà, potrebbe davvero cambiare il volto del calcio italiano, dando maggiore spazio agli allenatori e riducendo il rischio di errori clamorosi. Resta da vedere quanto questa novità sarà accolta positivamente dai protagonisti del campo: la vera sfida sarà capire se questa maggiore libertà nelle chiamate sarà un aiuto o un problema.
Cosa ne pensi? Il Var a chiamata è la soluzione per un calcio più giusto e dinamico, o rischia di complicare ulteriormente la gestione delle partite? La risposta potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo.
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