Che fine ha fatto la dipendente di Visibilia che ha denunciato Santanchè? "Senza lavoro e isolata dalle Istituzioni: lascerò l'Italia"
Oggi alle 07:04 AM
Dalla denuncia di Federica Bottiglione è partita l’inchiesta per truffa che ha portato a processo la ministra Daniela Santanchè con l’accusa di false comunicazioni sociali nella gestione di Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha poi dismesso le cariche. A processo con la ministra altre 16 persone – tra loro anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l'ex compagno della senatrice Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all'interno della spa – oltre alla società Visibilia srl, ora in liquidazione. Bottiglione ha raccontato di aver scoperto di essere stata impiegata in cassa integrazione a zero ore senza saperlo, mentre continuava a lavorare per Visibilia e anche come consulente dell’attuale presidente del Senato Ignazio La Russa, fatturando a Palazzo Madama. Oggi, in un’intervista rilasciata a La Stampa, spiega di trovarsi da due anni senza un impiego, sospesa in una causa civile che sembra non avere fine. Tanto da considerare di lasciare l’Italia.
“Ho inviato decine di curricula, ma ogni colloquio si interrompe quando viene fuori il motivo per cui sono disoccupata”, racconta. Anche trovare un avvocato disposto a difenderla è stato un incubo: “Per mesi ho cercato uno studio legale, ma tutti hanno rifiutato”, spiega, precisando che qualcuno le ha addirittura chiesto di “fare finta di non essersi mai sentiti”. Le difficoltà, sostiene lei nell’intervista, sono aggravate dal ruolo pubblico di Santanchè. “Pesa il suo ruolo pubblico e il fatto che mi sono esposta in prima persona”, dichiara. Nonostante questo, non si pente: “Rifarei tutto in nome della mia onestà”, afferma.
L’isolamento sociale e professionale è il prezzo più alto e dolorosi. “Sono rimasta completamente isolata anche dalle istituzioni”, sottolinea, aggiungendo di aver scritto anche una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma senza ricevere risposta. “Volevo solo rappresentargli l’amarezza di una cittadina che ha cercato di rispettare le regole”, spiega. Con il futuro incerto in Italia, Bottiglione ha annunciato di valutare seriamente l'idea di trasferirsi in Francia, un Paese che considera “democraticamente maturo”, a differenza dell’Italia. Per cercare nuove opportunità, lontano da un sistema che, accusa, non tutela chi ha il coraggio di denunciare.
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