"Sono la tata dei figli delle famiglie di miliardari. Ho girato il mondo in prima classe, ma non è così bello: vi spiego perché": la storia di Kathryn

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Iniziò come babysitter, così, per mettere da parte dei soldi mentre completava i suoi studi. Eppure, a distanza di 18 anni dal suo primo incarico, quello che doveva essere un semplice lavoretto è diventata la sua vita. È questa la storia di Kathryn Lord, 38 anni, che per quasi vent’anni ha girato il mondo grazie al suo ruolo di babysitter nelle famiglie milionarie.

Tutto comincia quando Kate ha 18 anni. Lei, già molto esperta con i bimbi perché i genitori sono proprietari di un asilo nido, si candida a diversi annunci online per accudire i più piccoli. Ed è proprio in quell’occasione che la donna riceve la prima offerta: il datore di lavoro è un facoltoso miliardario che avrebbe portato la sua famiglia, gli amici e due babysitter in crociera. Nasce così la fortissima passione di Lord per il suo lavoro, quindi lei sceglie di diventare una tata professionista. I lavori, dunque, si moltiplicano.

Così come le esperienze in giro per il globo: “Ho volato in prima classe in quasi tutto il mondo. È stato incredibile – ha commentato Lord al Daily Mail -. La prima volta che sono salita su un jet privato, l'auto ci ha portato direttamente sulla pista. Sono scesa e ho provato a prendere le mie valigie, ma mi hanno detto: 'No, no, non toccare le valigie'. Così ho solo preso in braccio il bambino e sono salita sull'aereo. È stato un momento folle perché non sapevo cosa aspettarmi”.

Non è tutto oro quel che luccica, spiega Kate, perché alcune famiglie potrebbero anche rivelarsi piuttosto esigenti: “Solo perché ti pagano di più, non significa che sia il lavoro migliore. Alcune famiglie pensano che, poiché ti pagano tanto, tu debba dedicare loro tutto il tuo tempo. Le famiglie più alla mano, quelle che non ti pagano la tariffa più alta, sono in realtà più piacevoli“, spiega ancora la tata, che, però, non ha voluto rivelare a quanto ammonta il suo stipendio nelle famiglie più ricche.

Una vita nel lusso, con tutti i benefit del caso, ma anche molto stressante. Perché le difficoltà sono sempre dietro l’angolo, come nel caso di una sua collega che è stata licenziata perché la madre della famiglia era gelosa del tempo che lei trascorreva con i bambini: “Tate e genitori devono essere una squadra, altrimenti non funziona”, aggiunge la 38enne. Che ha cominciato, appunto, su una nave da crociera, quando aveva solo 18 anni. E nell’affidargli il figlio, il datore di lavoro miliardario le aveva anche fornito una carta di credito con il nome del bambino: “Mi era stato detto che non avrei potuto dirgli di no. Qualsiasi cosa mi avesse chiesto, avrei dovuto dirgli di sì. Non ho assecondato la richiesta perché sarebbe stato folle”, dice. E per la fine della crociera, infatti, Kate spiega che il ragazzo avrebbe imparato a dire “grazie” e “prego”: “Penso che si possano aiutare quei bambini ad imparare le buone maniere e a non essere viziati“, conclude Kate.

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