
De Gea: "Una volta i senatori venivano rispettati, oggi capita che un ragazzino neanche ti saluti. Ma su una cosa non transigo"

03/27/2025 10:31 AM
Anticiclico. Mentre il mondo gira sempre più velocemente, David De Gea è il portiere che ha deciso di prendersi un annosabbatico. Una decisione rischiosa, sicuramente controtendenza. Dopo la grande piazza, ManchesterUnited, ha scelto di ripartire da Firenze e dalla Fiorentina. “La città è splendida, la gente meravigliosa”. Ma è consapevole che nel calcio di oggi può cambiare tutto, anche molto velocemente. De Gea riflette, ragiona, spiega: “Rispetto a qualche anno fa hanno molto più spazio le ambizionipersonali. Una volta i senatori venivano rispettati dai più giovani, adesso può capitare che un ragazzino quasi non ti saluti. È cambiata la vita, non solo il calcio”.
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De Gea si è raccontato in un’intervista a La Repubblica. Rispetto alla decisione di prendersi un anno sabbatico, lui che va verso i 35 anni, risponde: “Dopo aver giocato per così tanti anni ad altissimi livelli volevo soltanto stare un po' tranquillo. Forse è stato il periodo più bello della mia vita. Ho potuto vivere intensamente la famiglia”. Rischiava di non rientrare più nel giro, invece con la maglia Viola ha trovato una nuova dimensione: “Il club ha una storia unica, il Franchi mi emoziona, lo trovo bellissimo e molto caldo”. I complimenti sono anche per la Serie A: “Adorol'Italia. Lo stile di vita, la lingua, il clima, il cibo. La Serie A è più lenta, vero, ma ci sono più tattica e strategia rispetto alla Premier dove contano molto di più l'intensità e il ritmo”.
De Gea è già diventato un punto di riferimento nello spogliatoio della Fiorentina. E se i giovani oggi sono “meno rispettosi”, su una cosa non transige: “Mi reputo un leader e su alcuni principi non scendo a compromessi. Dopo una sconfitta non voglio parlare con nessuno. Silenzio e riflessione finché non torno a casa. Invece in passato ho visto compagni ai quali non fregava niente, ridevano e scherzavano senza pensare ai tifosi e ai loro sacrifici. La mia mentalità, e l'ho ribadito anche a Firenze, è una: vincere, vincere, solo vincere”. Il portiere spagnolo vede il progetto a lungo termine dei Viola: “Hanno ambizione e prospettiva. Vogliamo spingerci più in alto possibile, centrare l'Europa. E provare a vincere la Conference“. Ma del futuro non c’è certezza: “Ho firmato per un anno e il club ha l'opzione per il rinnovo. Sono contento a Firenze, sono felice di essere alla Fiorentina, prima però conta terminare al meglio la stagione”.
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