Ecco un esperimento di redistribuzione di ricchezza: senza, saremmo tutti poveri (tranne uno)
Oggi alle 03:11 AM
di Francesco Della Corte
Prendiamo 1.000 individui, assegniamo a ciascuno di essi un capitale iniziale, uguale per tutti, e lasciamoli interagire liberamente. L'umanità è varia, non sono tutti uguali: c'è chi è più giovane, chi ha maggiori doti relazionali, chi ha disabilità più o meno gravi, chi è più bravo nel realizzare oggetti o nel fornire servizi, chi è più sveglio nel proporli agli altri, chi non ce la fa a stare al passo con la tecnologia. Per questo motivo assegniamo casualmente (con distribuzione uniforme) a ciascuno degli individui un fattore che chiameremo genericamente "abilità nel fare": diciamo pari ad 1 se l'abilità è massima.
Periodicamente ognuno di loro produce qualcosa (materiale o immateriale, non importa) da proporre a tutti gli altri; la produzione dipende dalle abilità individuali, ma anche dal capitale a disposizione in quel momento, e da un po di sorte. Il volume delle vendite dipende anch'esso dalle abilità personali, per cui gli assegneremo, ancora casualmente, una "abilità nel vendere". Poi c'è una componente di "sorte", che gli fa incrociare o meno acquirenti che abbiano capitale da spendere.
Man mano che la produzione e le vendite (e dunque gli acquisti) procedono, il capitale di ognuno cresce oppure si riduce.
Cosa accadrà nel volgere di un tempo sufficientemente lungo è abbastanza facile da prevedere, ma per capire meglio ho impostato su un computer una banale simulazione di un sistema "multi agente". Ebbene, dopo qualche milione di transazioni, in questo modello elementare i partecipanti al gioco sono divisi in due gruppi ben distinti in quanto a ricchezza: da un lato i ricchissimi, qualche decina, dall'altro i poveri, che sono tutti gli altri, con un capitale personale che è inferiore ad un centesimo di quello di partenza.
Con il passare del tempo i ricchi diminuiscono inesorabilmente ed ad un certo punto ne resteranno solo due, che chiameremo E.M. e J.B., ciascuno con un capitale circa 500 volte superiore a quello con cui erano partiti. Gli altri? Tutti poverissimi. Da ora in poi E.M. e J.B. dovranno produrre e vendere a se stessi, e dunque non potranno continuare arricchire entrambi. Se poi dovesse restarne uno, a chi venderebbe i suoi prodotti?
A questo punto introduciamo un semplice meccanismo di redistribuzione della ricchezza: una tassa sulle transazioni ed una sul capitale, e a ogni passo distribuiamo equamente le tasse raccolte fra coloro che hanno un capitale inferiore ad un decimo di quello iniziale. Equivale a dare lavoro a chi non lo trova, un reddito certo a chi non ce la fa, forse perché la sorte gli ha assegnato abilità di fare e vendere troppo scarse per poter competere, ma anche a dare servizi ed assistenza alla collettività, magari per consentire a chiunque di rimettersi in gioco, riprendere a produrre e vendere.
Ebbene, dopo decine di milioni di transazioni nessuno è stato messo fuori, la ricchezza è distribuita in modo continuo dai più poveri ai più ricchi, alcuni dei quali hanno un capitale fino a venti volte quello di partenza. Ora tutti continuano a produrre, a vendere, a fornire servizi, all'infinito, con indubbi vantaggi per la collettività, anche in termini di sicurezza.
A dispetto della semplicità del modello, mi sembra un risultato abbastanza aderente alla realtà, che dovrebbe far riflettere sull'utilità di pagare le tasse.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l'offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un'idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l'impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di "un cappuccino alla settimana" potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
L'articolo Ecco un esperimento di redistribuzione di ricchezza: senza, saremmo tutti poveri (tranne uno) proviene da Il Fatto Quotidiano.