"Ero un disadattato da bambino, con i miei genitori mi sono scontrato spesso e sono stato quasi cacciato dal college": la vita ribelle di Bill Gates
Oggi alle 04:05 AM
A vederlo così con gli occhiali e dall’aria mite non si direbbe, ma il fondatore di Microsoft Bill Gates era una vera e propria peste. Il magnate si è raccontato nell’autobiografia “Source Code”, dove racconta aspetti inediti della sua vita. Bill Gates nel 1975 ha cofondato Microsoft con il suo amico d’infanzia Paul Allen. Oggi è presidente della Gates Foundation, fondatore di Breakthrough Energy Group e di TerraPower, che promuovono investimenti rispettivamente nel campo dell’energie pulite e nello sviluppo di innovative tecnologie nucleari.
“Racconto alcuni dei momenti più difficili della mia prima infanzia, – ha detto Gates nella presentazione del volume – tra cui sentirmi un disadattato da bambino, scontrarmi con i miei genitori da adolescente ribelle, affrontare la perdita improvvisa di una persona cara e quasi essere stato cacciato dal college. Racconto le sfide dell’abbandono scolastico per scommettere su un settore che in realtà non esisteva ancora”.
E non è tutto: “Nel libro troverete anche le storie delle tante persone che hanno creduto in me, mi hanno spinto a crescere e mi hanno aiutato a trasformare le mie stranezze in punti di forza. E rifletto sulla fortuna che ho avuto a nascere in una grande famiglia in un periodo di cambiamenti tecnologici storici e ottimismo, e a diventare maggiorenne proprio mentre la rivoluzione dei personal computer stava decollando. Ho in programma di scrivere altre due memorie, una sul mio lavoro con Microsoft e una sulla filantropia. Ma ‘Source Code’ è la mia storia di origine e non vedo l’ora di condividerla”.
Poi Gates specifica: “È un’autobiografia sui miei primi anni, dall’infanzia fino alla mia decisione di lasciare il college e fondare Microsoft con Paul Allen. Scrivo delle relazioni, delle lezioni e delle esperienze che hanno gettato le basi per tutto ciò che è seguito nella mia vita”.
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