Giuristi e attivisti per il clima bocciano il ddl Sicurezza: "È incostituzionale, vogliono colpire chi dissente e ridurre la libertà d'espressione"

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Si è tenuto al Senato il convegno dal titolo “Diritto non Crimine, per la Madre Terra, la giustizia sociale, climatica e ambientale”, organizzato dalla Rete In Difesa (per i diritti umani e chi li difende) per analizzare il disegno di legge Sicurezza e le sue conseguenza sulle mobilitazioni in difesa dell’ambiente. “La tendenza in atto alla centralizzazione dei capitali – dichiara Giovanni Russo Spena, giurista dell’Osservatorio sulla Repressione – porta ad una analoga concentrazione del potere politico. C’è una sorta di liberismo autoritario”. “Questo disegno rappresenta un ulteriore salto di qualità che a noi preoccupa – aggiunge Francesco Martone, portavoce della Rete In Difesa – va ad introdurre dei reati per chi pratica blocchi stradali, che è una pratica non violenta di protesta, riconosciuta come legittima da parte della Nazioni Unite”. Al convegno erano presenti anche alcuni attivisti ambientali come Valentina Corona di Extinction Rebellion o Giacomo Baggio di Ultima Generazione che hanno raccontato la loro esperienza. Corona è stata costretta a spogliarsi durante un controllo in Questura a Bologna, al termine di un’azione non violenta, mentre Baggio ha ricevuto da parte della Questura di Roma la richiesta di sorveglianza speciale, poi rigettata dal Tribunale, per aver preso parte a diverse azioni di disobbedienza civile non violenta.

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