Juventus, piove sul bagnato: 5 differenti sintomi della "malattia" di Thiago Motta

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La Juventus di Thiago Motta si trova nel mezzo di una stagione segnata dalla “pareggite”. Ecco i 5 aspetti più preoccupanti di questa strana epidemia e cosa potrebbe servire per invertire la rotta

Thiago Motta non riesce proprio a trovare il bandolo della matassa Juve (Foto: Ansa) – serieanews.com

Ma cosa succede alla Juventus? Una squadra che si ritrova imbattuta in campionato, eppure lontana dall'incantare. I numeri raccontano di una partenza complicata: 4 partite senza reti nelle prime 13 giornate (contro Roma, Empoli, Napoli e Milan), e chissà se il mercato potrà porre rimedio a questo problema. Inoltre una difesa che di recente scricchiola, avendo subito gol nelle ultime sei sfide di Serie A. Gli infortuni non hanno certo aiutato Thiago Motta, che si è trovato spesso con le mani legate nelle scelte tattiche.

L’allenatore chiede tempo: "Siamo una squadra in costruzione". Ma i tifosi hanno poco tempo e ancora meno pazienza. Vedere la Juventus sempre così vicina alla vittoria e poi tradita da se stessa non fa che alimentare la frustrazione. E chissà se il mercato potrà portare un po’ di sollievo in casa Juve:

Se da un lato i tanti pareggi hanno frenato la crescita della squadra, dall'altro hanno contribuito a mantenere un'imbattibilità condivisa, in passato, solo con giganti come Antonio Conte nel 2011/2012 e Massimiliano Allegri nel 2018/2019. Bella consolazione, con la squadra a -11 dalla vetta. Eppure, le differenze sono abissali: quei gruppi viaggiavano con molti più punti (41 e 53 rispettivamente). Proviamo allora a immergerci nei cinque aspetti più significativi di questa stagione da montagne russe.

1. Regina europea del pareggio

Non è solo un problema di casa nostra. La Juventus è diventata la squadra che pareggia di più in tutta Europa. Non ci credi? Ecco i numeri: 12 pareggi stagionali, un record che supera persino quello di squadre come il Brighton in Inghilterra o il Saint-Gilloise in Belgio, ferme a quota 10.

Fabian Hurzeler, allenatore del Brighton: 10 pareggi in campionato (AnsaFoto) – serieanews.com

In Serie A, le dirette concorrenti in questo insolito campionato del pareggio sono Genoa ed Empoli, ma sono staccate di ben quattro lunghezze. Nel frattempo, altre squadre come il PSG e il Le Havre non hanno ancora visto un pareggio in questa stagione. Insomma, la Juve è in cima a una classifica che nessuno vorrebbe guidare.

2. Più pareggi che vittorie: un dato che fa riflettere

Thiago Motta cerca di vedere il lato positivo: "Abbiamo perso solo due partite". Ma c'è un dettaglio che non può passare inosservato: la Juventus ha pareggiato più di quanto ha vinto.

Juve a testa bassa: ma cosa sta succedendo? (AnsaFoto) – serieanews.com

Con 14 pareggi contro 11 vittorie, il bilancio è chiaro: i punti guadagnati, 45, superano di poco quelli persi, 34. Questo non è certo il percorso di una squadra che ambisce al titolo. Eppure, qui siamo.

3. A un passo dal record (negativo)

L'anno scorso, l'Udinese ha segnato un record storico nella Serie A a 20 squadre: 19 pareggi in un campionato. Ebbene, la Juventus è già a quota 12 e mancano ancora 19 partite alla fine. Il rischio di superare questa cifra c'è, eccome.

Fabio Cannavaro lo scorso anno ha contribuito fattivamente al record di pareggi dell’Udinese (AnsaFoto) – serieanews.com

E la differenza è che l'Udinese lottava per la salvezza, mentre la Juventus dovrebbe puntare ben più in alto. Se si continua così, i bianconeri potrebbero entrare nei libri di storia, ma non per motivi di cui andare fieri.

4. Un ritorno agli incubi del 1998/1999

Ti ricordi quella stagione? Era il 1998/1999, e la Juventus era in crisi. Marcello Lippi si dimise, lasciando la squadra in balìa degli eventi. Il campionato finì con un settimo posto e l'obbligo di passare dall'Intertoto per accedere alla Coppa Uefa.

Marcello Lippi nel 1998, una stagione maledetta (AnsaFoto) – serieanews.com

Una stagione che i tifosi bianconeri non hanno mai dimenticato. E ora, con un numero di vittorie così basso, quel fantasma sembra riapparire all'orizzonte. Nessuno vuole ripetere quell'estate.

5. Il dramma delle rimonte subite

Forse il dato più preoccupante di tutti. La Juventus ha perso ben 12 punti da situazioni di vantaggio. Sai cosa significa? Partite già praticamente vinte si sono trasformate in pareggi che sanno di sconfitta, forse l’unica cosa che mette davvero la panchina di Thiago Motta in bilico.

La panchina di Thiago Motta è davvero in bilico? (AnsaFoto) – serieanews.com

Per ora il tecnico è saldo e protetto, ma quanto durerà ancora?

Ecco qualche esempio che brucia ancora:

  • Juve-Cagliari 1-1: Partita da chiudere, punti lasciati per strada.
  • Inter-Juve 4-4: Da 1-2 a 4-2, per poi riacciuffare il pareggio in extremis.
  • Lecce-Juve 1-1: Contro un avversario sulla carta abbordabile.
  • Juve-Venezia 2-2: Due punti buttati nei minuti di recupero.
  • Juve-Fiorentina 2-2: Un altro vantaggio svanito nel nulla.
  • Torino-Juve 1-1: Ancora una beffa nel derby.

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