
Lodato ora vuole denunciare la presidente Colosimo per calunnia, il giornalista: "Ho dato mandato all'avvocato Li Gotti di valutare"

03/19/2025 02:11 PM
Saverio Lodato vuole denunciare Chiara Colosimo per calunnia. Sta diventando una sorta di paradosso la vicenda che contrappone la presidente della Commissione Antimafia al giornalista, uno dei cronisti più esperti nel racconto delle dinamiche di Cosa Nostra. Colosimo, infatti, ha querelato per diffamazione l’ex inviato de L’Unità, oggi firma del sito Antimafia Duemila. Nel pomeriggio del 19 marzo, Lodato è stato interrogato a Piazzale Clodio, insieme al suo legale, l’avvocato Luigi Li Gotti. Alla fine dell’interrogatorio, durato più di un’ora, ha diffuso un comunicato. “Ho preso atto dei contenuti della querela per diffamazione presentata nei miei confronti dalla signora Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, nelle parti che mi sono state disvelate”, fa sapere Lodato. Il cronista spiega che le parti della querela di cui ha avuto contezza riguardano “il rapporto di amicizia della presidente con il terrorista Ciavardini” e “i mancati accertamenti richiesti con memoria scritta dal senatore Scarpinato”. Per questo motivo, prosegue il giornalista, spiega di aver dato mandato al suo legale, cioè l’avvocato Li Gotti, “di valutare la possibilità di presentare denuncia per calunnia nei confronti di Colosimo”.
Come aveva raccontato Il Fatto Quotidiano, la presunta diffamazione risale al 23 ottobre scorso, quando Lodato era ospite della trasmissione Otto e mezzo su La7. "C'è un attacco concentrico proprio in questi giorni, non alla magistratura perché sennò non si capisce niente, ma a una parte della magistratura. Quella parte della magistratura più avveduta che, indagando, ha iniziato a scoprire che dietro alle stragi del '92 di Capaci e di Via d'Amelio c'è stata una presenza forte dell'eversione nera", aveva detto Lodato, prima di citare direttamente Colosimo. "C'è una presidente della Commissione Antimafia che si è trovata di fronte, da parte dell'opposizione, rapporti precisi in cui queste cose vengono indicate: li ha totalmente ignorati", aveva aggiunto il cronista, riferendosi a una memoria depositata dal senatore M5s Roberto Scarpinato, in cui si elencano vari punti rimasti oscuri sulle stragi, proponendo l'audizione di alcuni testimoni e l'acquisizione di numerosi documenti. "E la signora Colosimo – aveva aggiunto sempre Lodato – è una fedelissima della Meloni, oltre ad avere un precedente del quale si parlò quando venne eletta: era un'amica personale di Luigi Ciavardini, uno dei condannati a 30 anni per la strage di Bologna". A quel punto era intervenuto Aldo Cazzullo, anche lui ospite in studio, per difendere la presidente della commissione di Palazzo San Macuto. "Secondo me Colosimo è una persona che fa bene il suo mestiere". "Che vuole creare un conflitto di competenza all'interno della commissione", aveva però replicato sempre Lodato, provocando l'intervento della conduttrice: "Colosimo è invitata a Otto e Mezzo quando vuole", erano state le parole di Lilli Gruber. "E ci spiega perché ce l'ha con Scarpinato e con Raho", aveva ribattuto ancora il giornalista siciliano. Il riferimento era alla norma proposta da Colosimo per escludere dai lavori dell'Antimafia i parlamentari in conflitto d'interesse: una legge che per l'opposizione puntava soltanto ad allontanare Scarpinato e Federico Cafiero De Raho da alcune indagini condotte a San Macuto.
Già dopo la sua elezione a presidente dell'Antimafia, Colosimo era finita tra le polemiche per la foto che la immortalava insieme a Luigi Ciavardini, uno degli autori della strage di Bologna. "Io non ho nessun amicizia, conosco Ciavardini esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altre appartenenze politiche, poiché lui è in un'associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene", aveva detto in quei giorni l'esponente di Fdi. In pratica Colosimo aveva negato di essere amica dell'ex terrorista nero, spiegando di averlo conosciuto solo per il suo impegno con altri ex detenuti. Due anni dopo, ha quindi querelato per diffamazione Lodato. Che a sua volta adesso annuncia l’intenzione di voler denunciare per calunnia la presidente dell’Antimafia. E ha chiesto di valutare la situazione al suo legale, l’avvocato Li Gotti, il penalista che col suo esposto per il caso Almasri ha provocato l'iscrizione nel registro degli indagati della premier Giorgia Meloni, del sottosegretario Alfredo Mantovano e dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio.
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