"Mio marito ha rovinato il giorno del mio matrimonio con due parole. Mi sono sentita morire dentro, mi odiava fin dall'inizio": lo sfogo virale su Tik

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“Speriamo che tu possa entrare nello stesso vestito tra 10 anni. O più magra“. Bastano queste due semplici parole, pronunciate dal neo-marito a meno di un minuto dal “sì, lo voglio”, per gelare l’atmosfera e rovinare per sempre quello che doveva essere il giorno più bello della vita di una donna. Una storia raccontata su TikTok dalla stessa protagonista, @noiwontthanks, e diventata subito virale, che risuona come un campanello d’allarme sui segnali premonitori di una relazione tossica e sulla difficoltà di riconoscere l’abuso psicologico.

La donna, che ha preferito rimanere anonima, ha raccontato di aver sposato il fidanzato, con cui stava da soli quattro mesi, con una cerimonia civile, preferendo la semplicità a un matrimonio in grande stile. Tutto sembrava perfetto: la sposa era felice e il giudice, appassionato di matrimoni, aveva espresso il desiderio di risentirli dopo 10 anni. Un augurio a cui la sposa aveva risposto con una battuta: “Speriamo di entrare ancora nello stesso vestito”. Ed è qui che il neo-marito, “senza perdere un colpo”, ha replicato con un agghiacciante: “O più magra”.

“Ho guardato la faccia di mio marito in cerca di indizi, ma non stava ridendo”, racconta la donna nel video, poi rimosso da TikTok. come si legge sul New York Post. “Mi sono sentita morire dentro e mi sono bloccata come una statua. Non riuscivo nemmeno a respirare“. Un commento che ha gelato l’atmosfera, lasciando di stucco persino il giudice quando la donna gliel’ha riferito in sede di divorzio: “Figliolo, ti sei appena sposato”, ha detto all’uomo, confermando alla sposa che la sua intuizione era corretta. “Non sono pazza. La mia intuizione è corretta. Non sono pazza. Questo è grave”, ha pensato lei in quel momento.

Dopo l’episodio, la donna è rimasta infatti con il marito per dieci anni, prima di trovare la forza di divorziare. Anni segnati, a suo dire, da “abuso psicologico”, “gaslighting” e “love bombing”. “Mi convinceva che fossi pazza o drammatica. Ma non sono niente di tutto ciò, in realtà”, afferma. “Mi odiava fin dall’inizio”. Un’amara consapevolezza, maturata a posteriori, che la spinge ora a condividere la sua storia per aiutare altre donne a riconoscere i segnali di una relazione tossica: “Spero che questo aiuti altre persone”. conclude la donna nel suo video. La sua storia, infatti, è un potente monito sull’importanza di ascoltare la propria intuizione e di non sottovalutare mai i segnali di allarme, anche se arrivano in un giorno che dovrebbe essere di festa. Quelle due parole, “o più magra”, pronunciate con leggerezza e forse senza cattiveria, si sono rivelate una “red flag”, un presagio di un futuro fatto di manipolazione e sofferenza.

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