
Sabrina Carpenter a Milano: "Più dell'Italia amo solo gli italiani". Dall'arresto dei fan alla Juno Position sul palco, i momenti che ricorderemo dal

03/27/2025 06:02 AM
Ogni concerto ha "quel momento": il momento che i fan aspettano più di ogni altro, che fa tremare il parterre dall'eccitazione e che diventerà virale sui social. Nel caso di Sabrina Carpenter è abbastanza semplice riconoscerlo: a metà della sua hit Juno il pubblico urla impazzito (più di quanto faccia per tutto il concerto) mentre lei corre su una piattaforma per mimare una nuova…posizione sessuale. Sì, avete letto bene: benvenuti allo Short'n'Sweet Tour, che ha appena fatto tappa all'Unipol Forum di Milano.
Chi è Sabrina Carpenter
Ma andiamo per gradi. Breve agiografia di Sabrina Carpenter per chi è appena tornato da Marte o non ha avuto accesso a Internet negli ultimi due anni. Ex stellina di Disney Channel classe 1999, Sabrina Carpenter è una delle più apprezzate cantautrici pop di nuova generazione. Dopo il successo dell'album Emails i can't send, è deflagrata con il tormentone Espresso e l'album Short'n'Sweet, che dà il titolo al tour. Il suo stile è un mix tra una pin up anni Cinquanta con i capelli cotonati e il guardaroba delle Polly Pocket. Ma nonostante i look da bambolina, tutti cuoricini e paillettes, non c'è nulla di lezioso o infantile nella sua musica. Anzi: oltre le coreografie e i ritornelli orecchiabili ci sono testi brillanti, sagaci e particolarmente onesti nel raccontare le delusioni, il cuore spezzato, l'innamoramento e l'eccitazionesessuale. Insomma, la vita a 25 anni. Sabrina Carpenter ha trovato il modo intelligente, sfrontato e consapevole di essere una pin-up per la GenZ.
Il pubblico del concerto a Milano
Eppure, sorprendentemente, il concerto è pieno di bambine accompagnate dai genitori. È facile riconoscere la congrega dei fan che sciama verso il Forum di Assago: è una marea vestita di rosa. Sulla metro spuntano cappelli da cowboy, minigonne a balze, calzini con i merletti e soprattutto tanti, tantissimi fiocchi sui capelli. Ormai vestirsi a tema è parte dell'esperienza di un concerto e i fan fanno a gara per replicare gli outfit dell'artista: corsetti rossi, sottovesti color pastello, abiti con i cuori ritagliati. Appena arrivata sperimento il primo rituale del concerto: i tatuaggi temporanei a forma di bacio, uno dei simboli dell'estetica della popstar. Sono quelli che facevamo da bambini trasferendoli dal cartoncino alla pelle con un po' d'acqua: le persone li scambiano e li regalano in giro, che è anche un ottimo modo per fare amicizia. Chi, come me, arriva da solo non resta solo a lungo: nella grande tribù di Sabrina Carpenter è facile essere adottati da qualche gruppo, farsi complimenti per i vestiti, prestarsi un rossetto in bagno o i fazzoletti. Insomma, fare amicizia.
Il grande pigiama party di Sabrina Carpenter
Alle otto e mezza spaccate, Sabrina Carpenter appare sul palco avvolta da un asciugamano bianco, che rivela un bustier argento cosparso, appunto, di baci. Poi scherza sulla sua altezza (1 metro e 52 di puro splendore) provando ad afferrare il microfono calato dall'alto e infine intona Taste, uno dei suoi ultimi successi. Parentesi gossip: sembra che la canzone parli del triangolo amoroso tra lei, Shawn Mendes e Camila Cabello. In un'ora e mezza e tre cambi di outfit, Sabrina Carpenter accoglie i fan nel suo personale pigiama party: la scenografia è allestita come un grande appartamento con tanto di caminetto, camere da letto, scalinate e perfino un bagno, dove si chiude per cantare le ballate più malinconiche della sua discografia. Un po' come tutti noi. "C'è una sola cosa che amo di più dell'Italia – dice a un certo punto – cioè gli italiani. Sarebbe divertente uscire con un italiano". Ricorda che era già stata a Milano una decina d'anni fa, esibendosi per duecento persone. Adesso il Forum è sold out, come ogni altra tappa del tour: "Era piena estate, non avevamo l'aria condizionata e ho pensato che sarei tornata, sì, ma mai più d'estate".
L'arresto dei fan e la cover di Mamma Mia
Esattamente come in un vero pigiama party, c'è spazio per il karaoke e per il gioco della bottiglia: in ogni tappa del tour Carpenter fa una cover e a Milano tocca a Mamma Mia!. I genitori presenti nel pubblico si svegliano all'improvviso: finalmente un pezzo che conoscono. Tutti cantano a squarciagola e, in effetti, finisce per essere uno dei momenti più divertenti della serata. Più confusi invece i genitori durante uno sketch ben noto ai fan (almeno: a quelli che hanno TikTok) cioè l'arresto di un ragazzo pescato a caso dal pubblico con un paio di manette rosa. Questa sera i 'colpevoli' sono due : "Vi conoscete? – chiede a due ragazzi seduti vicini – Va bene per voi se facessimo qualcosa … tutti insieme? Perché sceglierei entrambi, a essere sincera". Uno dei due traduce all'altro, troppo emozionato per capirci qualcosa. E lei flirta ancora, prima di cambiarsi nuovamente d'abito: "Fa così caldo che mi viene voglia di togliermi i vestiti".
La cifra distintiva del tour, infatti, è una certa allegria scanzonata da serata tra ragazze in cui si si parla, ovviamente, di uomini. La musica di Sabrina Carpenter – e quindi lo show – è piena di allusioni sessuali espresse in modo brillante, civettuolo e ironico. Il suo guardaroba include giarrettiere e baby-doll, si esibisce su un letto gigante ripresa da quella sembra una camera e chiede al pubblico di cantare con lei i versi di Nonsense: "Quando ti guardo dico cose senza senso/ Parlo di farlo tutto il giorno/ Spero che nessuno bussi". Nonostante abbiamo visto l'intero tour spezzettato su TikTok, il pubblico impazzisce comunque quando si rotola sul letto cantando Bed Chem: "Sei libero la prossima settimana? Perché penso che avremmo un'ottima chimica a letto".
La Juno Position di Milano
L'apice, come dicevamo all'inizio, viene raggiunto durante la canzone Juno. Contesto: nel brano, la protagonista è così travolta dalla passione che vorrebbe farsi mettere incinta proprio come la protagonista del film Juno. Sussurrando: "Hai mai provato …questa posizione?" Sabrina Carpenter corre su una piattaforma a forma di cuore dove mostra una vera posizione, di solito ispirata alla città in cui si esibisce. Ad Amsterdam, per esempio, pedalava in bicicletta, in uno dei concerti a Parigi mimava il gesto di fumare una sigaretta subito dopo. È uno dei pochi momenti "sorpresa" in un'epoca in cui si arriva ai concerti avendo già visto quasi tutto online. A Milano si è sdraiata su un fianco, muoveva la mano nel gesto con cui veniamo sempre imitati all'estero, cioè tenendo le dita unite al centro come per dire: "Che vuoi?". Un po' cliché, ma il Forum perde comunque la testa. Immagino il sollievo di tutti i genitori presenti nell'arena, visto che di solito è ben più esplicita. A Parigi ha scatenato il panico (e la collera di una certa parte del pubblico) mimando la Torre Eiffel con due ballerini. Non il monumento, ma la posizione sessuale che coinvolge tre persone. Non andremo nei dettagli, esiste Google. Neanche a dirlo, è stata travolta dalle critiche per aver osato farlo "di fronte ai bambini".
Le critiche agli show di Sabrina Carpenter
Ma cosa si possono aspettare i genitori da un'artista che scrive versi come: "Come right on me/I mean… camaraderie"? Anche in questo caso: esiste Google per tradurlo. Non è Sabrina Carpenter a dover adeguare i suoi show ai dodicenni nel pubblico, semmai sono i genitori a dover fare le loro valutazioni prima. O almeno una chiacchierata onesta con i figli. Quel che è interessante nell'estetica di Sabrina Carpenter è che è sexy, sì, ma non per lo sguardo degli uomini. Non c'è nulla di degradante, né di umiliante o sottomesso, in quello che abbiamo visto sul palco. Al contrario. È una donna adulta di 25 anni pienamente padrona della sua sessualità, e ne parla esattamente come ne parlerebbe qualsiasi ragazza al bar con le amiche: in modo divertito, divertente, senza imbarazzo.
Ma anche con la consapevolezza di quanto sia incasinato l'universo delle relazioni, di quanto sia facile essere delusi. C'è qualcosa di profondamente terapeutico nel cantare insieme a migliaia di sconosciuti le canzoni su cui abbiamo pianto in macchina o sotto la doccia. E sentirsi un po' meno soli. "Se per te questa era una cosa casual, allora sono io un'idiota". O ancora: "Che sorpresa, il tuo telefono è morto e la tua auto ha guidato da sola da Los Angeles fino alle sue cosce". Prima regola dei concerti: non importa quanto tu sia felice nella tua attuale relazione, le canzoni strappalacrime si cantano con tutti i sentimenti, abbracciando chi ti sta vicino. Esiste comunque sempre un ex bastardo a cui dedicarle, fosse anche Giangiorgio della scuola materna.
La dedica dei fan sulle note di Loredana Berté: "Sei bellissima"
I fan italiani, definiti come sempre "i più rumorosi mai incontrati in tour" ricambiano generosamente le attenzioni dell'artista regalandole la bandiera tricolore con scritto "Buongiornissimo, Espresso?" e intonandole Sei bellissima di Loredana Berté, ormai una tradizione consolidata per tutti i concerti. Dalle gradinate si sente anche urlare: "Sì na pret", che ormai dopo Sanremo è diventato un motto universale. Lei non l'ha sentito – e comunque, vaglielo a tradurre – ma noi sì. Tra una parte e l'altra del concerto Sabrina Carpenter ringrazia tutti i fan per "essere venuti in treno o in aereo a sentirla" e per "il tempo e la prepazione" dietro "i cartelli e gli outfit deliziosi". Infine ringrazia gli italiani per aver di fatto "inventato" il suo tormentone più famoso: Espresso, che introduce dicendo in italiano "Buongiorno!".
Mentre l'Arena esplode per i fan che saltano scatenati sul tormentone che ci ha accompagnato per tutta l'estate, ci portiamo a casa la sensazione di aver vissuto un grande rituale collettivo, gioioso e liberatorio. Concerti come questo sono uno spazio sicuro, accogliente e gioioso: un luogo dove si può ballare in modo stupido e cantare a squarciagola con un fiocco in testa a 15 come a 51 anni. Un posto dove fiocchetti e glitter non sono infantili o ridicolizzati, ma sono un modo per divertirsi e sentirsi, almeno per una sera, leggeri. Vale per le donne e per gli uomini che sì, c'erano, e si scatenati come tutti. Nessuno spinge, nessuno è molesto, nessuno rovina la serata agli altri. Quando una ragazza si siede per terra per un calo di pressione, quattro sconosciute le fanno un capannello attorno per evitare che chi balla le finisca addosso. Nell'aria c'è quel sentimento di "girlhood" che prescinde dall'età ed è fatto di solidarietà, sorellanza, divertimento, emancipazione. Riappropriarsi della gioia di essere ragazze non come una debolezza, ma come un superpotere. Ma volete mettere la bellezza di urlare a pieni polmoni: "I don't give a f*** about you?" Metteteci chi volete in quel "you", funziona lo stesso.
L'articolo Sabrina Carpenter a Milano: "Più dell'Italia amo solo gli italiani". Dall'arresto dei fan alla Juno Position sul palco, i momenti che ricorderemo dal concerto proviene da Il Fatto Quotidiano.