
Sangiuliano torna a parlare a sette mesi dalle dimissioni: oggi a Napoli la presentazione di "Fratelli di chat" con Salvini, Oliva e Bocchino

03/19/2025 05:14 AM
L'ultima conversazione via Whatsapp con i colleghi di governo fu quella dei saluti. Un addio, o forse solo un arrivederci. "In lacrime vi abbraccio tutti", scrisse il 6 settembre 2024 l'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nella chat dei ministri rassegnando le proprie dimissioni dopo il "caso Boccia". Abbracci virtuali, messaggi di solidarietà. Poi l'epilogo: "Gennaro Sangiuliano ha abbandonato la chat". Poche ore prima parlamentari e dirigenti meloniani avevano progettato le sue dimissioni dal governo per far posto ad Alessandro Giuli. Oggi, a sette mesi di distanza, l'ex direttore del Tg2 torna sul luogo del delitto. E lo farà parlando di un'altra chat, politica, legata ai suoi ex colleghi: quella di Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni che nell'ottobre del 2022 lo ha fortemente voluto come ministro della Cultura per poi voltargli le spalle prima delle dimissioni. Sangiuliano oggi alle 18 sarà alla Mondadori The Spark di Napoli (via degli Orefici 2-10) per presentare "Fratelli di Chat", il libro scritto dal giornalista del Fatto Giacomo Salvini (edito da Paper First), che racconta la storia, i segreti e le trame interne del partito di Giorgia Meloni attraverso le chat dei gruppi parlamentari di Fratelli d'Italia dal 2018 all'ottobre del 2024.
A dialogare con l'ex ministro della Cultura e l'autore ci saranno la vicedirettrice del Fatto Quotidiano Maddalena Oliva e il direttore del Secolo d'ItaliaItalo Bocchino. Una conversazione che partirà dall'attualità più stretta tra il nuovo corso dell'amministrazione di Donald Trump e le trattative di pace con Vladimir Putin in Ucraina (Sangiuliano ha scritto biografie su entrambi) passando per i retroscena sulla formazione del governo Meloni nel 2022 e il complicato rapporto con gli alleati, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Un racconto che permetterà anche di disegnare l'identikit di un partito, Fratelli d'Italia, passato in pochi anni dal 4% a vincere le elezioni issando la Fiamma tricolore sul pennone di Palazzo Chigi. Un percorso fatto anche di trame interne, strategie e litigi tra compagni di partito a colpi di insulti, tradimenti e "infami" che passano le notizie ai giornali. Si chiamano "Fratelli" ma i coltelli sono sempre dietro l'angolo.
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