Servizio pubblico, scintille tra Vespa e Floris: "Biagi e Santoro? Non sono martiri, sono stati liquidati magnificamente". "Furono cacciati"
Oggi alle 01:29 PM
Significato di servizio pubblico, ruolo dell'informazione e l'assetto della nuova governance di nomina politica. Questi i temi su cui si sono confrontati i giornalisti Bruno Vespa e Giovanni Floris, ospiti de 'Le sfide del servizio pubblico', due giorni di confronto a Palazzo Giustiniani, promossi dalla 5 Stelle Barbara Floridia, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza RAI. Floris ha suggerito per la nuova governance Rai il 'modello Bankitalia', il cui vertice è sì di nomina governativa, ma capace di criticare il governo se e quando serve. I giornalisti convergono, per la RAI, sull'eliminazione al tetto degli stipendi previsto per i manager pubblici. Poi sul ruolo del giornalismo all'interno del servizio pubblico, le opinioni divergono e Vespa si scalda quando Floris ricorda che 'Ballarò' iniziò quando furono cacciati dalla Rai Enzo Biagi e Michele Santoro. "Dovremmo ricordarci di quello che hanno fatto quei signori – afferma Vespa – quelli non sono dei martiri, anche perché economicamente sono usciti magnificamente e di questo non si parla mai". Divergenze di opinioni anche sul giornalismo anche quando Vespa chiede al conduttore di DiMartedì: "Ma tu hai notato mai nelle passate stagioni politiche un'aggressività come quella manifestata nei confronti della gente di centrodestra, anzi di destra, come in questo periodo?". "Ma ti ricordi cos'era con Berlusconi, ma ti ricordi cos'era con Renzi?" ribatte Floris.
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