"Siamo una coppia ma non ci definiamo. Io a Napoli, lui a Roma: abbiamo un equilibrio meraviglioso dopo 40 anni insieme": Paola Cantello racconta l'am
Oggi alle 06:59 AM
Chi segue Ballando con Le Stellenon avrà perso il ballo a sorpresa della scorsa puntata: ogni concorrente ha visto arrivare in pista un parente o il proprio amore o un amico per provare insieme a fare una coreografia. Così è stato anche per Francesco Paolantoni che si è trovato davanti Paola Cantello. Insieme da 40 anni, per 10 sono stati separati ma mai lontani, sempre in contatto per affetto. Lei autrice televisiva, ha raccontato la storia con l’attore al Corriere della Sera, a partire dagli inizi, nella stessa compagnia teatrale: “Era la metà degli anni '80: Francesco aveva appena perso i genitori e si ritrovò a vivere da solo in una casa immensa e fatiscente al centro storico, che non ci si poteva permettere. Non c'erano soldi né per i lavori né per il riscaldamento e quindi quando andavo a dormire da lui mi portavo cappellino e coperte, anche perché c'erano varie finestre con i vetri rotti. Prendevo il cibo da casa e glielo portavo e lui lo divideva sempre col suo cane”.
L’incontro tramite “Nello Mascia e Ugo Gregoretti” che li “coinvolsero entrambi nello spettacolo Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais (…) Cominciammo ad andare in tournée e io mi accorsi che nelle cene del dopo teatro Francesco, nonostante in scena fosse serissimo, teneva banco con la sua ironia e già cominciava a proporre alcune delle figure a cui poi abbiamo dato anima insieme“. Poi l’amore, “una convivenza durata circa venti anni, fatta di complicità e di condivisione, di vita e di lavoro”, e l’addio: “(…) quando alla fine arredammo quello che doveva essere il nostro appartamento definitivo a Chiaia, ci siamo lasciati”.
Un periodo non semplice per Paolantoni: “Io a Roma, autrice ancora per Dandini e co-sceneggiatrice per Guzzanti, e lui, mal consigliato, in pieno periodo di decadenza, abbandonato anche da quelli che consideravamo amici e per impegno solo delle piccole cose a teatro. Restavamo sempre in contatto però”.
Oggi, il loro è un amore solido, lontano dalle definizioni: “Siamo ancora e sempre una coppia e abbiamo raggiunto un nostro equilibrio meraviglioso. Io a Roma e lui a Napoli però, ognuno a casa sua (…) Non ci definiamo. Anzi, voglio farlo, invece, con una frase tratta da una canzone di Jacques Brel: ‘c'è voluto del talento per riuscire a invecchiare senza diventare adulti'”.
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