
Tadej Pogacar prova a sfatare il tabu Milano-Sanremo: ecco le possibile strategie per trionfare nella Classicissima

03/22/2025 04:14 AM
La quinta volta sarà quella buona? Tadej Pogacar arriva alla vigilia della Milano-Sanremo di sabato 22 marzo con un solo obbiettivo: vincere. Il fuoriclasse sloveno è il numero 1 del ciclismo mondiale e nel 2024 ha ottenuto risultati straordinari, come la doppietta Giro d'Italia-Tour de France che mancava dalla doppietta di MarcoPantani nel 1998, e il titolo mondiale in linea, a cui ha aggiunto il quarto Giro di Lombardia consecutivo e la Liegi-Bastogne-Liegi. Successi che nessun ciclista aveva mai ottenuto nello stesso anno. Nonostante ciò, il suo chiodo fisso dal 2020 è la Milano Sanremo. Pogacar non ha mai vinto la Classicissima che assieme alla Parigi-Roubaix, a cui non ha mai partecipato, è l'unica corsa monumento che gli manca. Lo sloveno negli ultimi tre anni ci ha provato in tutti modi. Nel 2022 e 2023 ha tentato di andarsene in solitaria sul Poggio, ma prima il connazionale Matej Mohorič e poi l'olandese Mathieu Van der Poel lo hanno beffato. Nel 2024 ha fatto imprimere un ritmo forsennato ai compagni sulla Cipressa, ma la battaglia per prendere la salita davanti ha disunito la squadra che non è riuscita nell'intento di mettere in difficoltà gli avversari. Risultato? In volata è stato beffato dal belga JasperPhilipsen.
I suoi piazzamenti sono migliorati costantemente: ha cominciato con il 12° posto del 2020, per poi chiudere quinto nel 2022, quarto nel 2023 e terzo lo scorso anno. Ma è una sorta di piccola maledizione quella che finora ha impedito a Pogacar di alzare le braccia al cielo sul traguardo di via Roma. Però non è casuale. La Milano-Sanremo è storicamente la classica monumento più difficile da vincere. Basti pensare che negli ultimi 17 anni ci sono stati 17 vincitori diversi. L'ultimo a ripetersi è stato lo spagnolo OscarFreire, vincitore nel 2004, 2007 e 2010. Inoltre, è una corsa che spesso premia i velocisti, visto che è difficile fare la differenza sul Poggio. Le pendenze lievi e la brevità della salita (3,7km al 4% di pendenza media) rendono complicato staccare le ruote veloci o involarsi in solitaria. Su questo tipo di terreno Pogacar non ha lo strapotere che ha nelle salite lunghe o negli strappi duri ripetuti. Corridori come Van der Poel, MadsPedersen, Filippo Ganna, ThomasPidcock possono restare alla sua ruota. E la successiva discesa permette a molti altri di chiudere il buco. Proprio il pendio conclusivo spesso è risultato decisivo per la vittoria finale, vedi il trionfo di Vincenzo Nibali nel 2018 o quello di Mohorič nel 2022. Chissà che Pogacar non possa tentare l'allungo in questo tratto, dove però deve ritrovare confidenza dopo la caduta alla StradeBianche.
Un altro problema è lo sprint finale. Lo sloveno ha dimostrato di essere veloce rispetto a corridori con caratteristiche simili alle sue, ma non è un velocista puro e se dovesse giocarsi il successo con avversari abituati a disputare le volate partirebbe sfavorito. Inoltre, è dal 1983 che il campione del mondo non vince in maglia iridata la Sanremo. La Classicissima si annuncia, come ogni anno, molto combattuta e di difficile pronostico. Lo sloveno è il favoritotecnico, ma la sua vittoria è tutt'altro che scontata. La sua squadra la UAE Emirates dovrà impostare una corsa dura fin dai primi chilometri, fiaccando la resistenza dei velocisti e mettendo a dura prova le gambe degli avversari sulle salite. Forse fin dal Passo del Turchino, ma sicuramente sulla Cipressa. Questa è una delle strategie con cui Pogacar può vincere la Milano-Sanremo 2025, anche se non sarà facile metterla in pratica. Il Poggio, come al solito, sarà decisivo e lo sloveno dovrà inventarsi qualcosa sulle sue rampe, magari accompagnato da altri corridori che vogliono evitare la volata. Una cosa è certa: Pogacar ci proverà, dove e come lo scopriremo. Ma non lascerà nulla di intentato, per fare sì che la quinta volta sia quella buona.
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