TikTok si prepara all'oscuramento negli Stati Uniti, Trump: "Prenderemo in considerazione una proroga". La decisione lunedì
Ieri alle 01:34 PM
TikTok si prepara a diventare la prima piattaforma online ad essere vietata negli Stati Uniti, con la legge che la mette al bando per ragioni di sicurezza nazionale che entrerà in vigore il 19 gennaio. Questo a meno di un intervento dell’ultima ora da parte del presidente uscente Joe Biden. La popolare app, utilizzata da 170 milioni di americani, rischia di essere oscurata a meno che Biden non prenda provvedimenti immediati.
Il divieto potrebbe tuttavia essere temporaneo. Donald Trump, che assumerà la presidenza il 20 gennaio, ha lasciato aperta la possibilità di sospendere il divieto per 90 giorni. In un'intervista con NBC, Trump ha dichiarato che "una proroga di 90 giorni è certamente un'opzione che prenderemo in considerazione". Secondo il presidente eletto, una decisione verrà presa e annunciata lunedì, nel giorno del suo insediamento. Tale estensione sarebbe consentita dalla legge, ma solo in determinate circostanze. TikTok, in un appello rivolto all’attuale amministrazione, ha chiesto chiarezza. Senza una risposta definitiva, ha annunciato, oscurerà la app da domenica 19 gennaio, data di entrata in vigore della legge. La squadra di Biden ha rilasciato dichiarazioni contrastanti. In un primo momento, la Casa Bianca ha dichiarato che Biden non aveva l’autorità per sospendere il divieto senza un piano credibile per la vendita dell’app. Successivamente è stato invece precisato che la responsabilità per l’attuazione della legge spetta alla nuova amministrazione.
La legge, che ha già ricevuto l’approvazione del Congresso, obbliga Apple, Google e altri provider a rimuovere TikTok dai loro negozi online. TikTok ha sottolineato che la posizione della Casa Bianca non offre rassicurazioni agli operatori, creando incertezza su come agire. Il divieto scatta proprio alla vigilia dell'insediamento di Trump, che farà della questione uno dei primi temi da affrontare, tanto da averne già discusso col presidente cinese Xi Jinping, mentre l’amministratore delegato di TikTok è atteso alla cerimonia di insediamento. Una partecipazione che molti osservatori vedono come una dimostrazione di forza nei confronti dell’amministrazione uscente, con il contenzioso che si è prolungato per mesi attraverso azioni legali e ricorsi giunti fino alla Corte Suprema.
Il divieto di TikTok si basa su preoccupazioni di sicurezza nazionale, riguardanti la raccolta di dati da parte dell’app e la sua connessione con ByteDance, la società madre cinese. La preoccupazione principale è che i dati degli utenti americani possano finire sotto il controllo del governo cinese. Nonostante l’iniziale supporto di Trump al divieto, il presidente eletto ha cambiato posizione nel corso dei mesi, sostenendo ora una soluzione che permetta di salvare TikTok, ritenuta determinante nella sua vittoria elettorale, in particolare tra i giovani. Una delle ipotesi emerse recentemente è quella di un'acquisizione di TikTok da parte di Elon Musk. Musk, noto per i suoi legami con la Cina, gestisce uno stabilimento Tesla nel paese e il mercato delle auto elettriche cinesi è uno dei più rilevanti per gli interessi della sua azienda.
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