"Trump sarebbe stato condannato se non fosse stato eletto": il rapporto del procuratore Smith. Il tycoon lo attacca: "È uno squilibrato"
Oggi alle 02:41 AM
Donald Trump sarebbe stato condannato per il caso delle interferenze sul risultato delle elezioni del 2020. Ma è stato eletto alle presidenziali di novembre, dunque ha evitato la grana giudiziaria. È quello che si legge nel rapporto del procuratore speciale Jack Smith, del quale è stata autorizzata la pubblicazione, citato da media americani.
È bastato questo passaggio per far infuriare Trump, che con un post sul suo social Truth ha definito “squilibrato” il procuratore Smith. Lungo 174 pagine, il rapporto è stato visionato da alcuni media Usa dopo che il Procuratore generale, Merrick Garland, ha autorizzato la pubblicazione, alla quale si erano invece opposti gli avvocati di Trump. Il dossier descrive in dettaglio quelli che vengono definiti “gli sforzi criminali del presidente eletto per mantenere il potere” dopo aver persone le elezioni del novembre 2020.
Il team di Smith afferma senza mezzi termini di ritenere che Trump abbia tentato di “sovvertire la volontà popolare e di rovesciare i risultati delle elezioni”. E ancora, spiega il rapporto “come si evince nell'atto d'accusa originale e in quelli successivi, quando è diventato chiaro che il signor Trump aveva perso le elezioni e che i mezzi legali per contestare i risultati elettorali erano falliti, ha fatto ricorso a una serie di sforzi criminali per mantenere il potere“, si legge, comprese “pressioni sui funzionari statali”, piani “fraudolenti” e “pressioni sul vicepresidente” Mike Pence. Una sezione del rapporto è inoltre riservata all'assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill il 6 gennaio 2021.
Lo ‘special counsel’ Smith scrive nelle conclusioni: “Il punto di vista del Dipartimento (di Giustizia), secondo cui la Costituzione proibisce di continuare l'incriminazione e l'azione penale contro un presidente è categorico e non dipende dalla gravità dei crimini imputati, dalla forza delle prove del governo o dai meriti dell'accusa, che l'ufficio sostiene pienamente. In effetti, se non fosse stato per l'elezione del signor Trump e il suo imminente ritorno alla presidenza, l’ufficio ha valutato che le prove ammissibili erano sufficienti per ottenere e sostenere una condanna al processo”, ha aggiunto. Smith fu nominato procuratore speciale dall'Attorney General Merrick Garland poco dopo che Trump aveva lanciato la sua candidatura alla Casa Bianca del 2024.
Il presidente eletto ha reagito aggressivo alla pubblicazione del dossier, con un post sul suo social Truth in cui accusa Smith chiamandolo “squilibrato”. “Non è stato in grado di perseguire con successo l'avversario politico del suo capo, il corrotto Joe Biden, e così ha finito per scrivere un altro ‘rapporto’ basato su informazioni che il ‘Comitato non eletto di sgherri e teppisti’ ha ILLEGALMENTE DISTRUTTO E CANCELLATO, perché mostravano quanto fossi totalmente innocente”.
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