Come se la passa il Sestri Levante che sabato arriva al Paolo Mazza?

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Dopo la vittoria di Lucca la SPAL è pronta a tornare in campo nella gara casalinga di sabato 18 gennaio contro il Sestri Levante. Nonostante il recente cambio di allenatore gli ospiti non sono riusciti a risolvere i problemi offensivi e soprattutto di classifica, visto che la distanza dalla zona salvezza è di otto lunghezze. Per capire cosa aspettarci dalla squadra ligure ci siamo affidati al collega Danilo Sanguineti, de Il Secolo XIX

Il Sestri arriva alla partita di sabato del Mazza in uno stato di classifica molto preoccupante visti gli otto punti che separano la squadra dalla zona salvezza. Crede che questa situazione possa condizionare la partita anche per quanto concerne l'atteggiamento?
“Sicuramente il Sestri sarà condizionato dalla propria situazione di classifica. Venire a vincere a Ferrara credo sia abbastanza utopistico, ma la squadra sa di non poter assolutamente perdere, in quanto andrebbe a dieci punti dai biancazzurri con l'aggravante dello scontro diretto a sfavore. Sarebbe difficile poi andare a recuperare tutti quei punti in una quindicina di gare rimaste. Per quanto concerne l'atteggiamento nello specifico, mi aspetto un Sestri comunque propositivo che proverà a non stravolgere il 4231 messo in atto nelle gare di Pineto e col Pontedera. D'altronde la squadra ha più volte dimostrato di non essere in grado di fare barricate per proteggere i risultati quindi Longo non è che abbia molte alternative”.

Dopo l'esonero di Andrea Scotto a metà dicembre la società ha deciso di affidare la panchina a Diego Longo che ha conseguito una vittoria all'esordio contro il Gubbio e due sconfitte di misura con Pineto e Pontedera. Si può dire che al di là dei risultati è stata data una maggiore solidità alla squadra?
“Guardando ai numeri sì, però bisogna essere onesti: non sono mai state prese imbarcate neanche con Scotto salvo forse i tre gol (che potevano essere anche di più) nella gara di andata proprio con la SPAL. Il problema del Sestri resta sempre la fase offensiva visto che la squadra ha segnato solo sedici reti e seppur riesca a creare, fa fatica a concretizzare. Ne è un esempio lampante proprio la gara con il Pontedera dove la squadra ha creato quattro o cinque opportunità importanti, ma vuoi per bravura del loro portiere o per semplice sfortuna, la casella dei gol segnati ha recitato zero. Un’aggravante ancora maggiore perché ti lascia ancora di più l'amaro in bocca”.

Che cosa possiamo aspettarci dal mercato del Sestri in questi ultimi quindici giorni? La proprietà proverà a rinforzare la rosa dopo due addii di giocatori importanti come Anacoura e Conti?
“Intervenire sul mercato è assolutamente obbligatorio. Il Sestri deve trovare una punta di riserva a Parravicini, visto che Pavanello si è dimostrato inadeguato per la categoria e un difensore di fascia che abbia corsa. A oggi sono arrivati Fedele che è un centrocampista voluto fortemente dal mister, Guadagno in sostituzione del portiere Anacoura e Goglino. Conti e Pittino sono stati ceduti per una scelta tecnica perché sembra che loro stessi abbiano chiesto di fare un altro tipo di percorso. Resta il fatto che degli 8 slot di prestiti concessi da squadre professionistiche, il Sestri non ha vinto neanche una scommessa e questo alla lunga sta pesando”.

Potrebbe spendere due parole sulla stagione dell'ex Nahuel Valentini che da quando è arrivato a Sestri a metà settembre, ha disputato tutte le partite a disposizione?
“Valentini è stato sicuramente un acquisto importante visto che, rispetto all'anno scorso, la squadra ha perso l'intera ossatura della difesa titolare. Il ragazzo ha una caratura e una personalità tale da poter giocare anche con una gamba sola, perché laddove non arriva con la condizione fisica ci arriva con la testa o quantomeno sopperisce con il suo senso di posizionamento. É l'uomo che sta dirigendo il reparto arretrato della squadra”.

Quali sono i giocatori che la SPAL dovrà temere maggiormente alla luce dello stato di forma individuale dei giocatori?
"Su tutti Parravicini che ha segnato 6 dei 16 gol dell'intera squadra senza rigori. É un attaccante un po' grezzo tecnicamente, ma molto forte fisicamente: una sorta di Djuric del Monza per fare un esempio concreto. A inizio sessione di mercato si discuteva circa un possibile addio dell'attaccante direzione Bastia, ma quando la società francese ha fatto capire di non voler spendere le cifre richieste per il cartellino è tornato a disposizione della squadra. L'altro nome da tenere d'occhio è arrivato nel mercato di gennaio e si tratta di Fedele che ha giocato anche in serie A con il Carpi di Castori. Longo lo ha già avuto quando allenava in serie B rumena e in poche partite ne ha già fatto perno del suo centrocampo”.

PROBABILE FORMAZIONE (4231): Guadagno; Podda, Pane, Valentini, Furno; Oneto, Fedele; Clemenza, Rosetti, Durmush; Parravicini (Goglino).
SQUALIFICATI: nessuno.
INDISPONIBILI: Raggio Garibaldi.

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