Le pagelle (a caldo) di SPAL-Perugia 1-1
01/05/2025 08:21 AM
La SPAL pareggia 1-1 contro il Perugia nella prima del nuovo anno. Biancazzurri che rimangono in dieci per il rosso a El Kaddouri nel primo tempo, vanno sotto a metà della ripresa ma sono bravi a riprenderla con il settimo sigillo di Antenucci. Pareggio che non cambia la sostanza della classifica.
VOTO DI SQUADRA 6 – Col ritorno al 433 la SPAL trova qualche buona trama e attacca con raziocinio, difendendosi con ordine al netto di qualche sofferenza. Il rosso a El Kaddouri complica inevitabilmente le cose che vengono poi aggravate dal gol di svantaggio, ma la SPAL stavolta è brava a rimanere in partita, compatta e senza sfaldarsi, andando addirittura ad agguantare il pareggio con merito. Senza l’espulsione, o anche solo con un po’ di convinzione in più, forse si poteva anche puntare al risultato pieno, ma per come si erano messe le cose vale la pena apprezzare i lati positivi e la caparbietà della reazione.
GALEOTTI 7 – Salva su Lisi dopo il tocco azzardato di Bassoli. Rivedibile sui rinvii con i piedi, praticamente sempre fuori misura. Salva un paio di conclusioni pericolose sul finire del primo tempo quando l’espulsione di El Kaddouri aveva dato linfa al Perugia. Determinante toccando in angolo il tiro insidioso di Di Maggio, e poi sfiorando la sua conclusione mandandola sul palo.
CALAPAI 6,5 – Sovrapposizioni e coperture, seppur non con grande lucidità. Prova qualche galoppata specie nella ripresa quando c’è bisogno di ripartire con l’inferiorità numerica, ma senza riuscire a combinare nulla. Murato un suo tentativo di mancino appena dopo il pareggio. Alimenta l’azione che vale il pareggio.
ARENA 6 – Montevago svaria tra lui e Bassoli. Talvolta gli lascia un po’ troppa libertà di movimento, ma è pur vero che fisicamente riesce a contenerlo meglio del compagno. Comanda la retroguardia ed è attento nelle palle alte.
BASSOLI 5,5 – Retropassaggio da brividi al 5′ su cui deve impegnarsi Galeotti. Soffre la fisicità di Montevago ed è costretto al fallo quando il posizionamento insieme ad Arena gli lascia spazi: ammonito in una di queste occasioni, entra in diffida. In difficoltà anche quando deve impostare. Ci sta una giornata storta.
MIGNANELLI 6 – Con il ritorno della linea a quattro, e soprattutto dell’attacco a tre, può tornare a proporre la catena con Rao. Va a centimetri dal gol con un mancino radente sullo scarico di Rao in avvio di ripresa. Lascia un po’ troppo spazio a Mezzoni sul cross per il gol di Di Maggio. Rinvigorito dal gol del pareggio, offre un finale di grande pericolosità nella metà campo ospite.
ZAMMARINI 6 – Con El Kaddouri è quello che deve coprire più porzioni di campo e proporsi quando la palla ce l’hanno i difensori. Positivo sia in questa fase sia quando deve difendere, anche se non con eccessiva sicurezza. Va un po’ in affanno nel secondo tempo. Si perde Di Maggio sul gol lasciandolo libero di calciare. Bravo però ad appoggiare e servire l’assist per Antenucci.
EL KADDOURI 4,5 – In avvio fa valere tecnica e fisicità d’altra categoria ed è bravo nel rompere le offensive ospiti e manovrare l’azione dei suoi. Ammonito al 20′, prende il secondo a cinque minuti dal termine del primo tempo: al netto di una gestione arbitrale discutibile, a conti fatti è la seconda espulsione in nove spezzoni di partita. Un bilancio disastroso.
D’ORAZIO 6 – Da mezzala nel 433 ha più responsabilità di copertura e si mette in mostra anche per insoliti recuperi di palla. Anche lui si perde con l’inferiorità numerica, non per colpa sua, ma non disdegna comunque di dare il suo apporto (dal 44′ s.t. CECCHINATO ng – Classe 2007 che fa il debutto tra i professionisti. Ci mette la grinta dell’esordiente nell’andare a chiudere un avversario sulla linea laterale).
BIDAOUI 5 – Appare leggermente più in palla e dentro al gioco, con la tecnica che lo contraddistingue. Un po’ indolente in qualche situazione, prende un giallo che costringe Dossena a toglierlo all’intervallo per evitare un El Kaddouri bis (dal 1′ s.t. NADOR 5,5 – Impatto horror con una palla persa in maniera tragicomica nei pressi della bandierina e un cambio campo regalato al Perugia. Si riprende con il passare dei minuti, anche se fa sempre qualche tocco di troppo quando ci sarebbe da velocizzare le pratiche. Si rende utile sulle palle alte nel forcing finale).
ANTENUCCI 6,5 – Cerca il rigore in avvio su un contatto lieve. Si spende in pressing e movimenti per aprire gli spazi, ma anche nel linguaggio del corpo non fa trasparire grande brillantezza. Si fa tagliare fuori dalle trame del Perugia senza cercare di intervenire, come in occasione del filtrante di Broh per Mezzoni. Partita ampiamente insufficiente fino alla zampata da campione che porta al gol del pareggio. Chirurgico.
RAO 5,5 – Riportato a sinistra, torna a far vedere sprazzi del giocatore determinante della prima parte di stagione. Ci prova con un destro dalla distanza al quarto d’ora impegnando Albertoni. La sua partita, come quella di quasi tutti i compagni prima del pareggio, finisce di fatto con l’espulsione di El Kaddouri (dal 27′ s.t. HAOUDI 6,5 – Fa una bella impressione. Dimostra tecnica e personalità, dando anche quel pizzico di sicurezza necessaria a un reparto rimasto orfano del suo leader).
DOSSENA 5,5 – Ritorna al 433 come aveva ampiamente fatto intuire, affidandosi ad El Kaddouri in regia e Bidaoui nel tridente. La soluzione forse è ancora un po’ forzata in qualche interprete, ma è anche l’unica capace di valorizzare i giocatori più importanti come Rao ed El Kaddouri, anche se quest’ultimo riserva un’altra delusione facendosi cacciare nel primo tempo. Con il senno di poi forse poteva cambiarlo prima. La squadra non impressiona, ma non gioca neanche malissimo, calando e soffrendo di più chiaramente con l’inferiorità numerica. Aveva chiesto un cambio di marcia: non si può dire che l’abbia avuto, ma andarla a pareggiare con un uomo e un gol di svantaggio, è forse sintomo di quella crescita caratteriale tanto necessaria nel girone di ritorno.