Sorpresa in Serie A, anche Conte e Thiago Motta si somigliano

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Ultimissime Napoli – C’è un dato che accomuna Thiago Motta e Antonio Conte, due allenatori che finora stanno dimostrando di avere idee calcistiche ben differenti

Cosa accomuna il Napoli di Conte alla Juventus di Thiago Motta. Forse a primo impatto verrebbe da dire nulla. E in effetti, la classifica sembra dire proprio così. I bianconeri hanno lasciato tanti punti per strada, ma mantengono la propria imbattibilità in campionato. A livello di gol fatti e subiti, i numeri sono molto simili. Ma c’è un dettaglio particolare che vede i due allenatori molto simili: ecco le ultimissime sul Napoli e sulla Juventus.

Tra le bravure di un allenatore, c’è anche quella di valorizzare la rosa. Per certi versi, Antonio Conte ci sta provando con tutte le sue forze, ma l’uscita dalla Coppa Italia costringe lo staff tecnico a rivedere il piano minutaggio dei suoi calciatori. Chi già avrebbe giocato poco con la coppa ad eliminazione diretta, ora si ritrova con poche speranze di poter essere chiamato in causa. Motivo per cui a gennaio ci saranno diverse cessioni. Basti pensare a Rafa Marin, mai utilizzato in campionato. E infatti lo spagnolo ha chiesto di andare via in prestito, per riacquisire il ritmo partita e tornare a disposizione nella prossima stagione.

Conte e Thiago Motta, pochi cambi finora: ma c’è chi ne fa meno

Con lo scoppio della pandemia, il maggior numero di partite da giocare e le rose lunghe, il calcio ha modificato alcune regole che permettono di sfruttare a pieno la rosa. Le cinque sostituzioni hanno cambiato per sempre il modo di giocare una partita. Basti pensare che un allenatore può sostituire a gara in corso quasi il 50% dell’undici iniziale.

Lukaku e Conte durante una sostituzione (LaPresse)

Antonio Conte e Thiago Motta, però, non sempre sfruttano tutte e cinque le sostituzioni. A dirlo sono i dati della Serie A fino a questo momento. Infatti, in 17 partite giocate dal Napoli, il tecnico pugliese ha usufruito della sostituzione per 72 volte. Una media di 4,2 cambi a partita. Thiago Motta ne ha fatta solo una in più di Conte. Ma c’è addirittura Fonseca che ne ha usufruito di meno.

Nonostante il Milan debba recuperare ancora la gara con il Bologna, è possibile già dire che tra gli allenatori non esonerati, Fonseca è quello che sfrutta meno i cambi: 63 in 16 partite. Chi invece prova a sfruttare l’intera lunghezza della squadra è Di Francesco, con una media precisa di 5 sostituzioni a partita. Dello stesso partito anche Zanetti e Fabregas (entrambi con 84 cambi in 17 partite).

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