"Life is game", il docu-film sul mondo dei rider vince la prima edizione del premio Bruno Ugolini
Oggi alle 08:13 AM
“Life is a Game” è il titolo del documentario vincitore della prima edizione del premio Bruno Ugolini. Ma per i rider protagonisti del film diretto da Laura Carrer e Luca Quagliato, la vita è tutto tranne che un gioco. Il Premio Bruno Ugolini, promosso dal sito Strisciarossa in collaborazione con l'Archivio del movimento operaio, la Fondazione Gramsci e patrocinato dalla CGIL, è dedicato alla memoria del giornalista scomparso tre anni fa. Ugolini, per anni firma dell'Unità e successivamente di Strisciarossa, è stato un punto di riferimento nel raccontare il mondo del lavoro, con un'attenzione particolare ai nuovi impieghi precari e malpagati. La cerimonia di premiazione si è tenuta martedì 17 dicembre a Roma, al cinema Tiziano (via Guido Reni 2). Oltre ai due registi vincitori, hanno partecipato Michele Colucci, Caterina D'Amico, Pietro Spataro e Vincenzo Vita. Durante l'evento è stato proiettato il documentario premiato.
Il docu-film indaga sui rider che ci osservano, ci parlano, condividono le loro storie. Sono i fattorini del nuovo millennio, protagonisti delle consegne a domicilio organizzate dalle piattaforme digitali. Nel documentario, i loro racconti si alternano a momenti di animazione, che rendono ancora più immediata la comprensione del loro mondo. I volti di 13 rider, intervistati in città come Barcellona, Berlino, Milano, Atene e Bruxelles, svelano una realtà fatta di corse contro il tempo e costante pressione. Il lavoro, trasformato in una competizione attraverso la "gamification", sembra un gioco di velocità e precisione, ma è una sfida carica di rischi e sacrifici. Un'opera che non si limita a documentare, ma invita a riflettere su una delle più grandi contraddizioni del nostro tempo: la modernità tecnologica che rende ancora più precarie e alienanti le condizioni di lavoro.
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