Roma, Ranieri si (ri)presenta in conferenza e lancia un appello ai tifosi
Oggi alle 09:04 AM
La Roma ha deciso di affidare nuovamente le redini della squadra a Claudio Ranieri, segnando il terzo incarico del tecnico romano sulla panchina giallorossa. L’annuncio è stato ufficializzato dopo le esperienze di Daniele De Rossi e Ivan Juric, con l’obiettivo di affidare alla guida esperta di Ranieri il compito di risollevare le sorti della squadra fino al termine della stagione.
Durante la conferenza stampa di presentazione, Ranieri ha espresso il suo entusiasmo e la sua determinazione a creare una squadra ambiziosa. “Dopo Cagliari ho smesso di allenare: ho avuto più richieste in questi mesi che quando ho vinto il campionato con Leicester. Ho detto che sarei tornato ad allenare solo in due casi: o per la Roma o per il Cagliari, se le cose fossero andate male. Ero super convinto di andarmene per i fatti miei, ma il fato ha voluto che tornassi a casa. Ho iniziato nella Roma da giocatore e finirò da dirigente e allenatore.
Friedkin – ha continuato Ranieri – mi ha lasciato a bocca aperta per le cose che ha detto e per il bene che vuole a questa squadra. Mi ha detto 'Non posso girare il mondo e vedere Roma al centro del mondo, ma la squadra non va'. Sa di aver speso tanti soldi e di non essere riuscito a fare quello che voleva, quindi ha preso me.
Ai miei presidenti parlo in faccia, per cui io il caso Dybala l'ho subito messo in chiaro. Vero o non vero, io scelgo chi voglio. Questione fisica? L'affronterò col ragazzo. Si vede che è di un'altra categoria: quando sta bene fa la differenza. Giochiamo ogni tre giorni e ovviamente non potrà giocare sempre. Avrà la mia massima considerazione. Fosse per me giocherebbe 90 minuti tutte le partite: se ce la fa non lo levo.
Ai ragazzi presenti ho detto che da loro pretendo tutto perché la Roma non può stare dove è ora. Io non accetto che si possa andare in un posto di lavoro col viso annoiato perché ci si annoia. Ai ragazzi ho detto di portare gioia perché abbiamo la fortuna di esserci scelti il lavoro. Dobbiamo venire a Trigoria con un sorriso largo e lavorare con determinazione e rabbia. E poi ho chiesto ai ragazzi di essere ambiziosi.”
Il nuovo allenatore della Roma ha lanciato anche un appello ai tifosi giallorossi. “Ai tifosi dico di starci vicino. Da ex giocatore posso dire che scendere in campo in casa con i tifosi che ti fischiano è la cosa peggiore. Credo nella fortuna se tu te la sai andare a guadagnare e sudare. La fortuna alla fine deve girare. Voglio una squadra e un pubblico coeso. Il mio primo discorso l'ho fatto ai miei collaboratori: mi devono aiutare perché io non ho tempo di fare errori e devo farne il meno possibile.
Devo far venire i tifosi e mandarli via dicendo 'almeno c'abbiamo provato' se le cose dovessero andare male. Voglio che siano orgogliosi della squadra.Ho letto tante critiche a giocatori importanti, ma io li vedevo che correvano e s'impegnavano: il cuore ce l'hanno messo sempre. Hanno dato il massimo e non dobbiamo fischiarli. A fine partita vengo sotto la curva e potete fischiarci, ma durante la gara non fatelo.”
Ranieri ha anche aperto la porta a un possibile ritorno di Francesco Totti. “Non chiudo le porte a Totti in futuro,” ha affermato, lasciando intendere che ci potrebbe essere spazio per il ritorno dell’ex capitano in qualche ruolo all’interno del club.
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