Un ladro seriale tormenta Venezia: i cittadini sono disperati. "Identità nota, cosa si aspetta?"
Ieri alle 05:51 AM
Un nuovo colpo che va a sommarsi alla decina di furti già messi a segno in abitazioni e ristoranti tra Santa Marta e Dorsoduro. Il “Lupin”veneziano lo scorso martedì è entrato di nascosto in un appartamento al primo piano nel centro del capoluogo veneto. “Stavo lavorando da casa, ero in cucina e ho sentito un rumore nella stanza da letto – spiega la vittima residente a San Rocco – Avevo aperto le finestre per arieggiare, pensavo che il vento avesse fatto sbattere gli scuri. Ma una volta arrivato in camera mi sono trovato davanti lui”. Cioè il ladroconosciuto per furti nel centro storico.
Beccato in pieno, il criminale si è prontamente calato dalla finestra: “Ho solo avuto tempo di bestemmiare – ha dichiarato il cittadino – Mi sono sporto dalla finestra e l’ho visto scappare. Questione di un minuto”. Il bottino è stato di circa 50 euro: il problema maggiore resta la preoccupazione che l'episodio accada nuovamente. A saperne qualcosa sono una coppia di residenti nella zona di Santa Margherita, sentita da Il Gazzettino. “È la terza volta che viene da noi – svela il pensionato – Siamo tornati a casa dopo qualche giorno in montagna, dovevamo riprenderci perché la situazione era diventata insostenibile, non dormivamo più”. Lui 75 anni, lei poco meno, durante le intrusioni in pieno giorno era in casa: “La prima volta che è entrato dalla finestra è fuggito con tutti i gioielli di mia moglie. Non c’è più nulla da rubare, ma lui continua a tornare. L’ultima volta tenevo la finestra mentre lui di spalle cercava di forzarla, siamo disperati”.
Anche un ristoratore di Dorsoduro è stata una sua vittima: “In meno di un mese è venuto 4 volte nel mio locale. Ho dovuto inchiodare le finestre per difendermi da questi attacchi seriali, almeno finché non avrò le inferriate. Così non può andare avanti, è diventato infestante, un incubo che toglie la serenità… e il sonno”. Esasperati, un gruppo di cittadini ha scritto una lettera indirizzata a Comune e Prefettura con la richiesta di intervenire aumentando la sicurezza. “Le forze dell’ordine ci dicono che è difficile intervenire perché manca la flagranza di reato, però in più di un caso c’è stato il riconoscimento grazie alle riprese delle videocamere. Cosa aspettiamo? Dobbiamo forse deputare la nostra sicurezza ad altri criminali? Murarci in casa? O magari preparargli i soldi davanti alla porta per evitare che causi altri danni?”.
L'articolo Un ladro seriale tormenta Venezia: i cittadini sono disperati. “Identità nota, cosa si aspetta?” proviene da Il Fatto Quotidiano.