Francesco Lo Voi, moderato mai sgradito (finora) al centrodestra: chi è il procuratore che ha inviato l'avviso di garanzia a Meloni
01/28/2025 02:36 PM
La premier sembra accusarlo di essere schierato contro il governo: “È lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona”, sottolinea subito. Ma il profilo di Francesco Lo Voi, il magistrato che ha firmato l’avviso di garanzia a Giorgia Meloni per il caso Almasri, non è proprio quello della “toga rossa“. Palermitano, 67 anni, da sempre vicino alla corrente conservatrice di Magistratura indipendente, l’attuale procuratore di Roma è sempre stato capace di raccogliere un gradimento bipartisan e di farsi apprezzare soprattutto dal centrodestra. Nella prima fase della sua carriera è pm e poi sostituto procuratore generale a Palermo, con una parentesi (dal 2002 al 2006) come membro togato del Consiglio superiore della magistratura: in Procura generale rifiutò di rappresentare la pubblica accusa nel processo d'appello a Giulio Andreotti. Nel 2009 è nominato dal governo Berlusconi membro italiano di Eurojust, l’agenzia per la cooperazione giudiziaria dell’Unione europea.
Cinque anni dopo – è il 2014 – Lo Voi torna nel capoluogo siciliano da procuratore capo, con una nomina molto contestata: nonostante non avesse mai diretto un ufficio giudiziario, il Csm lo preferisce a due concorrenti apparentemente più titolati, il procuratore di Messina Guido Lo Forte e quello di Caltanissetta Sergio Lari. La sua principale sponsor è Elisabetta Casellati, futura presidente del Senato, allora componente laica in quota Forza Italia. Sono gli anni in cui la Procura di Palermo è nel mirino per l’indagine sulla Trattativa Stato-mafia, invisa all’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: ed è proprio un intervento irrituale di Napolitano che spiana la strada alla nomina di Lo Voi, considerato più adatto a “raffreddare” l’ufficio. Il presidente della Repubblica, presidente di diritto anche del Csm, fa rinviare la pratica dall’organo in scadenza a quello successivo, azzerando così il vantaggio guadagnato fino a quel momento da Lo Forte. Lo Voi passa con i voti di Magistratura indipendente e quelli dei laici di tutti gli orientamenti politici.
Nel 2018, durante il suo mandato a Palermo, il procuratore ha inviato in effetti un avviso di garanzia anche a Matteo Salvini, allora vicepremier del governo Lega-5 stelle, indagato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per la vicenda Open Arms (il processo che ne è seguito si è chiuso di recente con un’assoluzione con formula piena per l’attuale ministro dei Trasporti). Qualche mese dopo però Lo Voi venne “paparazzato” dal Corriere mentre stringeva la mano a Salvini in un ristorante romano durante una cena organizzata dall'associazione garantista "Fino a prova contraria" e presentata dalla giornalista Annalisa Chirico, vicina al centrodestra. A dicembre 2021 il magistrato palermitano fa il grande salto alla Procura di Roma, votato a grandissima maggioranza dopo l’annullamento della nomina di Michele Prestipino: il relatore della proposta è Alessio Lanzi, laico in quota Forza Italia. L’anno prima Prestipino, votato dai progressisti, aveva ottenuto il posto proprio contro Lo Voi, sostenuto ancora una volta dal centrodestra.
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