
Altro che contusione alla mano: Vingegaard svela il vero motivo del suo ritiro dalla Parigi-Nizza

03/24/2025 01:40 PM
“Dopo l’incidente mi sono sentito stordito e, dopo la tappa, avevo molta nausea e una stanchezza incredibile, che è durata diversi giorni”. Jonas Vingegaard ha ammesso di aver riportato una commozione cerebrale nell’incidente avvenuto nella quinta tappa della Parigi-Nizza lo scorso 13 marzo. Il ciclista ha abbandonato la gara il giorno dopo perché secondo la VismaLease, il suo team, aveva accusato una contusione alla mano. Ma il danese ha svelato quest’oggi al quotidiano B.T il vero motivo del suo ritiro.
Il corridore non ha preso poi parte al successivo Giro della Catalogna perché non si era ancora ripreso a sufficienza, ma lo scorso giovedì è salito di nuovo sulla sua bicicletta. “Sono felice di essere tornato in sella, anche se ci è voluto un po’ più di tempo del previsto a causa della commozione cerebrale che ha richiesto molto riposo“, ha dichiarato Vingegaard. Il ciclista 28enne, che inizialmente aveva pianificato di partecipare al Critérium del Delfinato a giugno, ha ammesso di non aver ancora definito il suo programma di ritorno alle competizioni. “Per ora, affronteremo le cose un giorno alla volta e lasceremo che sia la riabilitazione a decidere se apportare modifiche o aggiunte al mio programma”, ha affermato il corridore.
Vingegaard era già stato vittima di una brutta caduta nell’aprile 2024 durante il Giro dei Paesi Baschi, trascorrendo dodici giorni in ospedale, otto dei quali in terapia intensiva. Lo scorso inverno ha confessato al broadcaster dr.dk di aver pensato d’interrompere la carriera dopo questo grave incidente: “Credevo di morire, che fosse tutto finito. Pensavo a mio figlio ancora non nato e che non lo avrei mai visto. Mi promisi che se fossi sopravvissuto avrei smesso col ciclismo”. Ma alla fine, la passione ha prevalso e dopo circa un mese è tornato nuovamente in sella alla sua bici.
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