Donna trovata semicarbonizzata a Giulianova, dall'autopsia "nessun segno di violenza". L'ipotesi: morta per overdose in un altro luogo

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La morte è avvenuta per arresto cardiocircolatorio, ma la causa del decesso deve essere ancora accertata. Dai primi riscontri dell'autopsia – eseguita venerdì pomeriggio all'obitorio dell'ospedale di Teramo – si fa però sempre più strada l’ipotesi che per Fabiana Piccioni possa essere stata letale una dose di droga. La morte della 46enne di Giulianova, trovata semicarbonizzata nelle campagne della cittadina in provincia di Teramo, potrebbe pertanto essere stata provocata da un’overdose.

Secondo quanto trapela, infatti, gli esami necroscopici non hanno rilevato segni di violenza sul corpo: riscontrata invece la presenza di droga. Gli accertamenti necroscopici, a livello istologico e tossicologico, continueranno dato che sono stati eseguiti prelievidi tessuti che dovranno portare a dipanare il giallo. Al momento la Procura e i carabinieri di Teramo stanno indagando per occultamento e vilipendio di cadavere. Non c’è indagine per omicidio.

Resta però da capire dove siano avvenuti i fatti, in quale contesto, chi fosse presente e, soprattutto, chi abbia tentato di occultare il cadavere della donna, cercando di bruciarlo. L’ipotesi privilegiata è che la donna, scomparsa giovedì 2 gennaio, si sarebbe trovata con qualcuno e che si sia sentita male o sia deceduta inaspettatamente e che chi era con lei, vedendola in quelle condizioni, l'abbia presa e portata nelle campagne di Giulianova, disfacendosi del corpo e appiccando il fuoco. Il cadavere, rinvenuto in via Cavoni, tra vegetazione e rifiuti, era parzialmente carbonizzato, soprattutto negli arti inferiori. La donna è stata trovata nuda e non aveva telefono o effettipersonali: circostanza che avvalora la possibilità che i fatti siano avvenuti altrove.

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita della donna e le sue frequentazioni e per accertare cosa sia accaduto. I genitori della 46enne, nella denuncia di scomparsa presentata venerdì scorso, avevano indicato il nome di un uomo, che si presume potesse essere il compagno della figlia. La madre di Fabiana, quando si erano perse le tracce della figlia, era anche andata anche sotto casa dell'uomo e tra i due c’era stata una discussione. Stando alle prime informazioni, la persona non risulta iscritta nel registro degli indagati.

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